Salute

Come prevenire le malattie del cuore con la ginnastica e la buona tavola

Alla Sapienza si apre il Congresso nazionale delle patologie cardiovascolari

Come prevenire le malattie del cuore con la ginnastica e la buona tavola

Esercizio fisico e corretta alimentazione: sono questi i fattori di una prevenzione delle malattie del cuore. Una prevenzione a costo zero, perchè basata sullo stile di vita. Sene parlerà venerdì e sabato all’università La Sapienza di Roma, in occasione della XIIIa Giornata Nazionale della Prevenzione delle malattie cardiovascolarie e respiratorie, nel convegno di formazione medica continua organizzata dal professor Carlo Gaudio, al quale parteciperanno 250 medici del territorio, studenti, specializzandi e dottorandi. Il Congresso nazionale sarà inaugurato con una cerimonia presso l’aula Pietro Valdoni del policlinico Umberto I, con la partecipazione del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti del cardinale Attilio Nicòra e del senatore Guido Viceconte. A fare gli onori di casa saranno il rettore della Sapienza Eugenio Gaudio e il direttore generale del policlinico, Domenico Alessio. L’evento è patrocinato dal Comune di Roma, dalla Presidenza della Giunta e del Consiglio regionale del Lazio e dall’assessorato alla Ricerca della Regione Lazio.

«Uno spazio centrale del corso - spiega Carlo Gaudio, direttore del Dipartimento Cuore e Grossi Vasi della Sapienza- , sarà dedicato alla prevenzione cardiovascolare a costo zero, obiettivo virtuoso dei sistemi sanitari, altrimenti oberati da costi crescenti e sempre più insostenibili». La strategia è attuabile con i cambiamenti nell’alimentazione e nello stile di vita, che saranno illustrati nella prima sessione del Congresso e nella lettura introduttiva dall’alimentarista Giorgio Calabrese. Nel secondo giorno saranno trattati i temi delle terapie farmacologiche più attuali e delle ultime sofisticate metodiche diagnostiche per immagini e chirurgiche, con la presenza di nomi prestigiosi della cardiologia nazionale ed internazionale, come il professor Carlo Di Mario del Royal Brompton Hospital di Londra. Sarà l’illustre clinico inglese a presentare le più moderne tecnologie della cardiologia interventistica per la cura e la prevenzione dell’infarto miocardico e per la sostituzione valvolare percutanea. Verranno trattati, infine, i nuovi percorsi terapeutici nelle patologie bronco-polmonari e nelle infezioni respiratorie.

Il problema della prevenzione è centrale in questo tipo di malattie. La spesa pubblica sanitaria italiana supererà nel 2016 i 113 miliardi di euro e la prevenzione è certamente la strategia più efficace per ridurla. Uno studio della durata di 25 anni ha dimostrato i grandi benefici sulla salute prodotti da cambiamenti nello stile di vita, con una riduzione delle morti per malattie cardiovascolari (-68%), infarto (-73%) e tumore (-44%). In particolare, l’aumento dell’attività fisica diminuisce significativamente l’incidenza di malattie cardiache, ictus, diabete, tumori al colon e al seno. E’ stato calcolato che se il numero delle persone che effettua un regolare esercizio fisico aumentasse del 10%, si risparmierebbe quasi 1 miliardo di euro all’anno di spesa sanitaria. Nel nostro Paese la sedentarietà e la scorretta alimentazione stanno producendo effetti preoccupanti: il 50% dei bambini obesi a 6 anni diventa obeso da adulto; negli adolescenti obesi tale percentuale sale al 70%. In Italia, il 33% della popolazione è in sovrappeso (41% degli uomini e 26% delle donne) e il 10% è obesa. «L’esercizio fisico come farmaco» è il nuovo indirizzo per la prevenzione e la terapia. Senza dimenticare che si trae beneficio dall’attività fisica anche per il proprio benessere psichico (“mens sana in corpore sano”). L’utilizzo di integratori alimentari e di nutraceutici si sta sempre più sviluppando nella nostra popolazione, con una crescente fiducia nel suo valore preventivo e curativo, talvolta a scapito di classi di farmaci ben sperimentati. Questi prodotti, sempre più diffusi, si collocano in una zona di confine, dove spesso è difficile distinguere tra una corretta comunicazione circa la loro efficacia e una eccessiva spinta pubblicitaria. É necessario però, che anche questi prodotti, ricercati dal pubblico per l’assenza di effetti indesiderati, siano testati al pari dei farmaci con studiscientifici controllati.

Solo così potranno rappresentare uno strumento terapeutico da affiancare alle correnti terapie.

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