Salute

Progressi nella lotta al virus di epatite C

Luisa RomagnoniPer sconfiggere il virus dell'epatite C (Hcv), è in corso una vera e propria rivoluzione terapeutica. Entro quest'anno, infatti, è prevista l'introduzione di nuovi regimi di terapia più semplici, di minore durata, in grado di ottenere una risposta virologica sostenuta in appena 12 settimane di trattamento, anche su pazienti difficili da curare, come quelli con cirrosi, co-infezione Hiv-Hcv, insufficienza renale avanzata e precedenti fallimenti di terapia. Merito degli antivirali ad azione diretta, oggi ancora più potenti, hanno segnato una svolta nel trattamento dell'Epatite C, infezione che rientra fra le patologie a respiro globale, con circa 150milioni di persone infette stimate nel mondo (circa 1,5milioni nel nostro Paese) e oltre mezzo milione di decessi ogni anno. «Il virus Hcv è sotto attacco, ma non sconfitto», dichiara Carlo Federico Perno, professore di virologia all'università Tor Vergata di Roma. «Poter disporre di farmaci anti-Hcv, sempre migliori dal punto di vista del profilo di tollerabilità, efficacia e sicurezza, con scarse interazioni farmacologiche, in grado di poter trattare i pazienti complessi ottenendo alti tassi di guarigione. Questo obiettivo sembra raggiungibile nel prossimo futuro con i nuovi farmaci in arrivo e con un approccio meno schematico ai bisogni di ciascun paziente». Tra i farmaci in fase di approvazione, sembrano essere promettenti la combinazione di molecole come grazoprevir (nuovo inibitore) ed elbasvir (nuovo inibitore della polimerasi virale). «L'efficacia e la sicurezza di grazoprevir -elbasvir sono state investigate in tutte le categorie di pazienti, anche in quelli difficili da trattare», afferma Savino Bruno, professore alla Humanitas university medicine di Rozzano (Milano). «I risultati si riferiscono a pazienti che non avevano ricevuto trattamento (naive), e quelli non responsivi a trattamenti con peginterferone e ribavirina o con gli inibitori delle proteasi di prima generazione. Con l'evoluzione delle terapie il virus potrà essere eradicato e la trasmissione potrà essere controllata.

Occorrono strutture sanitarie adeguate.

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