Salute

Psoriasi: le nuove cure con farmaci biologici

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica, dalla quale risulta difficile guarire. Grazie all’avvento dei farmaci biologici aumentano le speranze di cura

Psoriasi: le nuove cure con farmaci biologici

In Italia quasi tre milioni di persone ogni anno sono costrette a ricercare una terapia efficace per la psoriasi.

Il 90% dei casi decide di abbandonare le cure perché si rivelano deludenti e inefficaci. L’80% a causa di questo fallimento cade in depressione.

La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica e sistemica, immune-mediata ossia causata dalla risposta immunitaria dell’organismo. Le lesioni psoriasiche sono localizzate in regioni prossime alle articolazioni ad esempio sui gomiti e sulle ginocchia. Possono interessare anche il cuoio capelluto. Le persone affette da psoriasi soffrono di un prurito insopportabile. Il 75% ritiene che questa malattia abbia delle ripercussioni negative sulla qualità della vita a causa dei segni visibili della malattia che si tende a nascondere.

Grazie all’avvento dei farmaci biologici si nutrono nuove speranze della psoriasi. I farmaci biologici rappresentano uno dei maggiori progressi ottenuti dalla medicina negli ultimi anni in campo terapeutico. Il successo di queste nuove terapie risiede nella loro grande selettività d’azione che consente di ottenere, nella maggior parte dei casi, una notevole efficacia terapeutica in tempi brevi con riduzione degli effetti collaterali rispetto alle terapie tradizionali di tipo "chimico". I farmaci biologici finora prodotti sono anticorpi monoclonali, citochine (interferoni e interleuchine), proteine di fusione e fattori di crescita tissutali.

A disposizione dei pazienti affetti da psoriasi vi è l’ixekizunab, un anticorpo monoclonale disponibile già sul mercato statunitense e approvato dall’European Mdical Agency. L’utilizzo di questo farmaco risulta efficace. Lo dimostrano gli studi che sono stati pubblicati dal New England Journal of Medicine. Essi sostengono che il trattamento con l’ixekizunab (due iniezioni mensili) ha fatto regredire la malattia in circa dodici settimane di trattamento anche nei casi più gravi.

L’ixekizunab ha un’azione diretta nei confronti dell’interleuchine 17A, una proteina rilasciata dai linfociti T helper capace di agire per impedire l’insorgenza della malattia. Uno studio svedese condotto dall’Università di Umea dimostra che i farmaci biologici consentono di raggiungere al meglio l’obiettivo di una pelle pulita con una bassa tossicità e una migliore qualità di vita. È anche importante che i pazienti di psoriasi apprendano gli stili di vita che contribuiscono a migliorare il decorso della malattia. Occorre limitarsi nel fumare tabacco e bere superalcolici.

Bisogna seguire una dieta sana ed equilibrata in cui si privilegiano pane integrale, pasta, riso, legumi, frutta, pesce ricco di acidi omega 3 di cui è povera la loro pelle.

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