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Salute, il 93% degli italiani affetto da dolori

Secondo una indagine recente che ha coinvolto 24 Paesi, il 93% della popolazione italiana ha avuto dolori muscolo-scheletrici durante l'anno. A soffrirne di più chi svolge lavori d'ufficio

Salute, il 93% degli italiani affetto da dolori

Gli italiani son sempre più coinvolti dai dolori; è questa la sintesi di uno studio promosso da GSK Consumer Healthcare. Il Gpi - Global Pain Index - è un'indagine condotta su scala mondiale sul dolore, in particolare quello muscolo-scheletrico; in questa terza edizione sono state coinvolte oltre 24.000 persone di 24 Paesi.

Per quanto concerne l'Italia sono stati presi in considerazione 1.000 soggetti, un campione ampliato rispetto alle precedenti edizioni e che quindi ha permesso di avere uno scenario italiano più completo. È risultato che il 93% degli italiani ha riferito di aver avuto durante l'anno episodi di dolore. Andando più a fondo si è scoperto che a soffrire di più sono coloro i quali lavorano seduti a una scrivania, ovvero il 31% rispetto al 26% dei lavoratori manuali, e residenti nelle città, il 66% contro il 22% dei residenti nelle aree rurali. A influire anche il reddito più elevato: il 43% contro il 35% di chi ha uno stipendio inferiore.

Altro dato riguarda i genitori, perché il 58% di essi ha avuto dolori, mentre la percentuale di chi non ha figli è ferma al 42%. Il profilo che esce da questa indagine è stato commentato da Claudio Cricelli, il presidente Simg (Società italiana di medicina generale) che ha sottolineato un fatto: questi dolori sono dovuti spesso a vari fattori, come la sedentarietà, il sovrappeso, lo stress e gli stili di vita scorretti.

Cricelli ha dichiarato:"I risultati dell'indagine tracciano un quadro preoccupante, non solo per l'ampia diffusione del dolore muscolo-scheletrico, ma anche per la sua gestione da parte di chi ne soffre. L'82% degli italiani non interviene al manifestarsi del dolore, ma aspetta prima di affrontarlo. Questo è un atteggiamento rischioso, poiché il dolore - avverte il medico - è un campanello d'allarme del nostro organismo ed è importante non trascurarlo, individuarne le cause sottostanti e intervenire tempestivamente. Intervenire sin dalla comparsa dei primi sintomi, permette di evitare un aggravarsi del dolore, con le relative conseguenze sulla qualità di vita, e un ricorso a soluzioni più invasive."

L'aspetto del dolore ha conseguenze, come sottolineato da Cricelli, anche sulla qualità della vita e, in particolare, sulle relazioni sociali e sull'attività lavorativa. E questo punto è stato messo in risalto dalla stessa indagine; l'89% degli italiani, infatti, ha dichiarato di essere demotivato sul posto di lavoro a causa del dolore muscolo-scheletrico e l'86% riconosce che questo ha ricadute negative sulla produttività.

Altro punto da non sottovalutare è l'influenza negativa sugli altri; quasi la metà degli intervistati ha affermato che i propri dolori influenzano anche le persone che li circondano. Di contro, invece, considerando l'indagine per i paesi coinvolti, si nota che 4 intervistati su 5 hanno riferito di sentirsi nettamente meglio nei giorni in cui non vi è alcun dolore.

Commentando in dati a livello globale, Konstantinos Vossos, General Manager Area Sud Europa di GSK Consumer Healthcare, ha detto: "I dati 2018 confermano l'impatto negativo del dolore muscolo-scheletrico sugli individui e sulle società e mettono in luce aspetti che meritano di essere analizzati e affrontati, come gli effetti del dolore sul benessere psico-fisico, sull'autostima e l'immagine di sé, ma anche sulla sfera familiare, affettiva e sociale. In GSK CH ci impegniamo ogni giorno per un mondo libero dal dolore e l'indagine Global Pain Index rappresenta per noi un impegno rinnovato e uno strumento importante di conoscenza, in linea con l'obiettivo di creare maggiore consapevolezza su questa problematica molto diffusa ma ancora scarsamente affrontata. Siamo convinti che questa pandemia globale possa essere contenuta e contrastata attraverso una maggiore prevenzione e dialogo con gli esperti, a partire da soluzioni e programmi che mettano al centro le persone, le loro vite, e le loro reali esigenze."

Ritornando ai dati riguardanti il nostro Paese, oltre la metà dei connazionali intervistati vorrebbe che fosse fatto di più per contrastare il malesse e, in particolare, le aspettative sono rivolte agli esperti, come il medico e il farmacista. Questa richiesta di aiuto sorprende visto che i dati dicono che 1 italiano su 2 crede che i dolori siano qualcosa di personale di cui non si parla e 6 su 10 hanno dichiarato che quando hanno dolore fingono di stare bene.

Quando decidono di dover prendere provvedimenti per risolvere i problemi, gli italiani si aspettano serietà e chiedono l'aiuto degli esperti. La percentuale di chi in Italia, tra gli intervistati, si è rivolto al medico è dell'85%, mentre al farmacista si è rivolto il 66%. Però, il 56% non ha avuto risposte chiare in farmacia e il 35% vorrebbe che il proprio medico fosse più comprensivo e riconoscesse l'impatto del dolore sulla propria vita.

L'aspetto che emerge da questi ultimi dati è il rapporto del paziente con il proprio medico, come commentato da Cricelli: "L'indagine ha messo in luce un aspetto importante, quello del rapporto medico-paziente, e conferma il ruolo chiave degli specialisti per favorire una maggiore informazione e l'adozione di comportamenti corretti per contrastare e gestire il dolore muscolo-scheletrico. Il medico di medicina generale è spesso il primo punto di riferimento in caso di dolore muscolo-scheletrico ed è importante, fin dalla prima visita, approfondire con il paziente tutti gli aspetti del dolore, per comprenderne a fondo l'impatto, l'entità e valutare le azioni successive più idonee, volte a individuare le cause sottostanti il dolore e a intervenire tempestivamente nella sua gestione. Medico e paziente - conclude - devono quindi essere alleati nell'instaurare un dialogo il più possibile chiaro e approfondito sull'episodio di dolore, per individuare insieme il percorso diagnostico e terapeutico più idoneo."

Un ulteriore aiuto a chi ha problemi muscolo-scheletrici è stato dato grazie alla creazione del sito web www.vialiberaalmovimento.it; all'interno si possono trovare informazioni e consigli in merito. Il portale è stato lanciato nel 2017 da GSK CH e quest'anno si arricchisce di ulteriori novità. Nel sito si trovano anche infografiche e una guida pratica per imparare a individuare e descrivere il dolore e poi, vi sono video tutorial su yoga, stretching e semplici esercizi da svolgere sul luogo di lavoro.

Infine, vi sono anche consigli per i genitori; giochi da svolgere con i propri figli badando sempre alla forma fisica e alla buona salute.

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