Salute

Scagionati i cellulari Non sono la causa del tumore al cervello

Cellulari e cancro, da 30 anni si indaga sul legame. Mentre sembra ormai escluso l'aumento di rischio di tumore al cervello se si usa troppo lo smartphone, i dati registrano un leggero aumento di casi di cancro alle ghiandole surrenali. Emerge da una ricerca pubblicata dal National Toxicology program americano che ha anche dimostrato l'aumento, a causa delle radiazione degli smartphone, di un tumore maligno del cuore sui ratti maschi usati come cavie.

Ma si tratta di dati da analizzare con cautela prima di parlare di nesso. La ricerca ha usato tremila cavie ed è durata oltre dieci anni. Il legame però non è ancora confermato, visto che l'aumento del 5-7% dei tumori sui ratti maschi esposti alle radiazioni non è stato replicato per gli esemplari femmina e la tecnologia dei cellulari presa in esame nel frattempo è diventata desueta. I roditori sono stati esposti a radiazioni fra 900 e 1900 megahertz per 9 ore al giorno per un massimo di due anni.

Per evitare inutili allarmismi, è bene tener presente la posizione dell'Airc, l'associazione di ricerca contro il cancro, sulla possibile relazione tra tumore al cervello e uso eccessivo del cellulare: «Le prove disponibili non sono sufficienti per affermare che vi sia un nesso, in particolare per i cellulari di nuova generazione - spiegano gli oncologi del gruppo - Un lieve aumento di rischio è stato segnalato dai risultati di alcuni studi solo per il neurinoma e il glioma».

Le onde a radiofrequenza non sono in grado di indurre mutazioni ma possono provocare il riscaldamento dei tessuti a diretto contatto con le apparecchiature che le emettono, come i cellulari. «Studi sperimentali in colture cellulari e in animali di laboratorio hanno prodotto risultati discordanti - spiegano all'Airc -. Quando hanno mostrato un nesso, le intensità e frequenze a cui sono stati esposti gli animali e le cellule in laboratorio sono difficilmente paragonabili a un utilizzo normale del cellulare».

MaS

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