Salute

Tumore alla prostata, Bologna verso la prima Prostate Unit

Si tiene oggi a Bologna, presso L'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico S. Orsola - Malpighi un workshop per definire il percorso diagnostico terapeutico del carcinoma prostatico

Tumore alla prostata,  Bologna verso la prima Prostate Unit

Si tiene oggi a Bologna, presso L'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico S. Orsola - Malpighi un workshop per definire il percorso diagnostico terapeutico del carcinoma prostatico. L'iniziativa, promossa da Giuseppe Martorana, Direttore dell’Unità Operativa di Urologia del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, rientra nell’ambito del progetto nazionale PerSTEP, promosso dalla SIURO (Società Italiana di Urologia Oncologica) e dal CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Medici Oncologi Ospedalieri), e ha per scopo la fattibilità delle cosiddette “Prostate Unit” a Bologna.

“Stiamo arrivando, tra i primi in Italia, alla definizione della Prostate Unit qui a Bologna - afferma Giuseppe Martorana, Direttore Unità Operativa di Urologia Policlinico Sant’Orsola Malpighi – e contiamo di renderla operativa prima dell’estate. Grazie all’impegno di tutta la nostra struttura ci candidiamo a diventare modello di riferimento per le altre strutture ospedaliere”.

Per incidenza e diffusione il cancro alla prostata equivale nell’uomo al tumore al seno per le donne e i risultati parlano chiaro: 1 uomo su 16 di età superiore ai 50 anni è a rischio tumore, a oggi sono circa 217 mila gli italiani che convivono con la malattia, tendenza che nel 2012 non accenna a diminuire. I carcinomi prostatici rappresentano il 20 per cento di tutte le diagnosi di tumore in Italia e i nuovi casi quest’anno sono circa 36mila. Mentre negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento del 53 per cento dei casi, la mortalità è diminuita del 10 per cento, grazie a una maggiore prevenzione, nuove terapie e farmaci di ultima generazione.

Nonostante vi siano le condizioni per attivare dei percorsi diagnostico-terapeutici multidisciplinari nel trattamento di questa patologia, si continua a lavorare con una ottica “settoriale” – i vari specialisti raramente e solo per necessità si confrontano tra di loro, quando invece sarebbe necessaria una maggiore collaborazione e condivisione di competenze -.

L’intento è quello di allontanarsi da una logica mono-disciplinare, per arrivare ad una integrazione multi-disciplinare, e ad una totale presa in carico del paziente, dall’inizio della diagnosi sino alle varie fasi della sua storia clinica, e gestire congiuntamente le complessità della patologia, migliorare l’outcome e la compliance ai trattamenti, favorire il tempestivo accesso a terapie di supporto e a programmi di riabilitazione e curare tempestivamente ed efficacemente l’eventuale ripresa di malattia

Questo approccio costituirebbe una grande garanzia innanzitutto per il paziente, che di volta in volta sarebbe indirizzato verso il percorso più idoneo secondo linee guida concordate precedentemente.

Tuttavia, per giungere a questo scopo, è fondamentale arrivare a parlare un linguaggio comune tra i vari specialisti che rivestono un ruolo da protagonisti nel management del carcinoma prostatico.

A questo scopo sono stati organizzati dal Prof. Martorana una serie di incontri a Bologna, che hanno coinvolto i vari professionisti, per analizzare le Linee Guida Internazionali ed adattarle alla realtà locale, arrivando quindi alla definizione di un percorso diagnostico-terapeutico interno.

Al Policlinico Sant’Orsola Malpighi esistono tutte le potenzialità professionali e culturali necessarie per dare vita alla Prostate Unit, mancava solo la volontà e lo sforzo di mettere insieme le competenze e le conoscenze dei diversi professionisti.

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