Salute

Gli ultrasuoni focalizzati per togliere anni alla pelle

Si interviene su viso, collo, doppio mento. E per il corpo addio adiposità localizzate. Senza bisturi e anestesia

Viviana Persiani

Siamo nell'era dell'immagine, dell'apparire, ma anche della tecnologia che avanza spedita proponendo soluzioni valide, sempre meno invasive e più calibrate. Anche a misura di chi vorrebbe intervenire sul proprio aspetto per renderlo più armonioso, per guadagnarsi un viso con una pelle più tonica e compatta e anche un fisico dalle giuste proporzioni, senza essere sottoposto a interventi invasivi e dolorosi. Oggi si può, grazie a Classys Ultraformer III, una macchina a Ultrasuoni Focalizzati (HIFUHigh Intensity Focused Ultrasoud) di ultima generazione, che gli esperti di medicina estetica di Hospitadella utilizzano per togliere alle proprie pazienti gli anni che hanno segnato la loro pelle. Addio al rilassamento cutaneo del viso, al doppio mento e un benvenuto a un collo ben più giovane, privo di quelle antiestetiche collane di venere, un corpo più giovane e senza quelle lassità tipiche dell'età. Ma qual è il principio di funzionamento di Ultraformer III? La macchina emette degli ultrasuoni focalizzati per concentrarsi in un unico punto al di sotto della superficie cutanea.

Attraverso diversi manipoli, composti da tre trasduttori intercambiabili, si può intervenire sul viso. Gli ultrasuoni vanno a lavorare a diverse profondità d'azione (1,5mm 3,0mm 4,5mm): uno più profondo, in modo che il punto di focalizzazione sia esattamente sullo strato costituito dal muscolo; uno intermedio, subito al di sotto della pelle; un terzo e più «superficiale», per le zone dove lo spessore della cute è più sottile in assoluto (fronte, tempie e palpebre inferiori). Per il corpo, invece, sono previsti due diversi trasduttori che lavorano sull'adiposità localizzata a due differenti profondità (6mm e 9mm). A ogni colpo emesso dalla macchina si creano diversi punti di focalizzazione. L'unione fa la forza, perché le centinaia di punti scatenano una contrazione delle fibre collagene dello strato colpito, stimolando così la produzione di nuova fibre collagene, in modo che il calore generato sciolga il grasso presente nell'adipocita.

L'obiettivo è il ritensionamento della pelle senza ricorrere al bisturi e Ultraformer III è una soluzione vincente e non dolorosa. Solo in alcuni punti, la metodica potrebbe risultare fastidiosa, ma a seconda delle zone da trattare e della soglia del dolore del paziente, la potenza emessa dal dispositivo è regolabile dall'operatore. In genere, si prevedono sedute della durata media di 45/60 minuti per intervenire sul volto, e di 90/120 minuti per le zone del corpo. Per il trattamento, quindi, non si prevede anestesia e tra gli effetti collaterali, potrebbe, in alcuni casi, comparire un leggero rossore della durata di qualche ora e un lieve gonfiore che, soggettivamente, può durare un paio di giorni. I risultati si ottengono nel tempo. Ad esempio, per la lassità cutanea, dopo la prima seduta, si aspetta qualche mese prima di intervenire una seconda volta, quando gli effetti del primo trattamento saranno ormai ottimizzati. I tempi sono diversi, invece, per il corpo: dopo la prima seduta, si aspettano 3-4 settimane per intervenire una seconda volta (ripetibile una terza, a distanza di tempo, quando gli effetti delle prime due saranno arrivati al loro massimo). Le abituali attività quotidiane possono tranquillamente essere riprese subito dopo la fine del trattamento ed è possibile effettuare l'intervento anche prima e/o dopo un'esposizione solare prolungata e su carnagioni con fototipo alto.

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Numero verde 800589004

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