Roma

Sammarco: «Puntiamo sui giovani»

«Domani si riunisce il coordinamento di Roma del Pdl dopo la vittoriosa campagna elettorale. Sarà l’occasione per incontrarci, analizzare il voto e riorganizzare l’attività di partito; da quando è nato il Pdl - spiega il coordinatore romano Gianni Sammarco - abbiamo vissuto in uno stato di campagna elettorale praticamente permanente, abbiamo vinto tutte le elezioni e ora possiamo tranquillamente rafforzare il partito in vista del 2013, anno in cui dovremo riconfermarci alla guida di Roma e del paese. Ora inizia il vero lavoro per costituire un coordinamento forte e in grado di prendere decisioni».
Gli elettori, però, sono sconcertati dallo scontro al vertice del Pdl edalle polemiche fra correnti...
«Nel Pdl non ci sono correnti, come ha ribadito la Direzione nazionale. Il dibattito, il confronto sono la linfa e la democrazia di ogni partito, personalmente le considero delle risorse a patto che la dialettica sia costruttiva e propositiva e non nasconda motivazioni personali. Il Pdl è stato ispirato dall’acume politico di Silvio Berlusconi fondendo le migliori componenti dell’universo moderato, cattolico, liberale, conservatore. Ognuna di queste ha portato e può portare una miniera di idee ed esperienze. È sbagliato fossilizzarsi attorno a schemi obsoleti o ad appartenenze superate. Gli elettori chiedono una semplificazione della politica, hanno ormai assimilato il bipolarismo ed è a questo che guardano».
Come vede il Pdl romano del futuro?
«Un partito aperto soprattutto ai giovani, dentro il quale si possa crescere, farsi le ossa e mettersi alla prova. Nelle ultime elezioni abbiamo sempre presentato candidature di under 30 che ora siedono nelle assemblee rappresentative. Auspico anche che si arrivi presto all’equiparazione dell’elettorato attivo e passivo. I più preparati avranno spazi e occasioni».
Dove dovrà svilupparsi l’azione del Pdl romano in questi 3 anni?
«Il Pdl di Roma dovrà lavorare in sinergia con l’azione del sindaco Alemanno, supportandola anche con le proposte e le istanze che dobbiamo essere capaci di intercettare sul territorio, dal rapporto diretto che abbiamo sempre avuto con i cittadini romani».
Un suo giudizio su Roma?
«Alemanno ha trovato una situazione debitoria disastrosa, ereditata dalla precedente amministrazione e una città che nascondeva i veri problemi dietro eventi culturali a effetto. Si è dovuto intervenire su questa emergenza, trovando anche la collaborazione del governo, si è riuscito a restituire maggiore sicurezza ai cittadini con un sensibile calo dei reati. Sono stati affrontati e risolti problemi, come quello di alcuni campi nomadi, cronici. Ora il sindaco è nelle migliori condizioni per realizzare tutti i grandi progetti che sono in cantiere.

Inoltre l’entrata in vigore in autunno della riforma per Roma Capitale sarà un ulteriore strumento che garantirà governabilità ed efficacia amministrativa, così come la preziosa collaborazione istituzionale della Regione Lazio guidata da Renata Polverini».

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