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Sanità Usa, la svolta negli ospedali Obama: "Riconoscere partner gay"

Dopo l'esercito anche la sanità. Il paziente potrà indicare il partner come la persona che ha diritto di visita e potrà prendere decisioni sulla sua salute

Sanità Usa, la svolta negli ospedali 
Obama: "Riconoscere partner gay"

Washington - Il presidente Barack Obama ha ordinato agli ospedali americani di riconoscere i diritti delle coppie gay, permettendo al paziente di indicare il proprio partner come la persona che ha il diritto di visita e che dovrà prendere decisioni sulla sua salute. Con un ordine esecutivo il presidente americano ha così stabilito che il dipartimento della Sanità dovrà in questo modo proibire ogni discriminazione dei gay negli ospedali che ricevono sovvenzioni federali dove ora le coppie omosessuali avranno gli stessi diritti di quelle eterosessuali. Le organizzazioni per i diritti dei gay, che da tempo lavoravano per ottenere questa misura, hanno esultato per l’ordine esecutivo di Obama che metterà fine alla pratica adottata dagli ospedali di impedire a chi non ha una relazione di parentela ufficiale con il malato di andarlo a trovare in caso di gravi patologie o di prendere decisioni in caso di pericolo di vita. "La discriminazione tocca ogni aspetto della vita delle lesbiche, dei gay, dei bisessuali e transgender, anche nei momenti di dolore e malattia, quando noi abbiamo maggiormente bisogno di avere chi ci ama accanto", ha dichiarato Joe Solomense, presidente di Human Rights Campaign.

La mossa di Obama "Ogni giorno, in tutta l’America, a pazienti viene negata la cura dei loro cari - si legge nell’ordine esecutivo di Obama - ai gay e le lesbiche americane viene spesso vietato di stare accanto a compagni di una vita, vietato di prendere decisioni in caso che il paziente non sia in grado di farlo". Come è suo solito, Obama ha voluto legare la sua decisione ad una "vera storia americana" telefonando a Janice Langbehn, una donna della Florida che non ha potuto stare accanto, insieme ad i loro figli, fino alla fine alla compagna Lisa Pond, con cui aveva vissuto 18 anni, morta nel febbraio 2007 per aneurisma cerebrale. "Sono anni che ripeto che tenere la mano a qualcuno che sta morendo non è un diritto dei gay ma un diritto umano, ed ora il presidente mi chiama e mi dice che ì d’accordo con me, è una cosa soprendente", ha dichiarato la donna dopo la conversazione con Obama. L’ordine esecutivo rappresenta, sottolinea oggi la stampa americana, il più significativo intervento fatto finora dall’amministrazione Obama in difesa dei diritti della comunità gay che è stata una forte sostenitrice della sua elezione. Soprattutto perchè è destinato a presentare dei risultati immediati, dopo che molti leader gay hanno criticato il fatto che finora il presidente era stato troppo lento a mantenere le sue promesse.

Un processo lungo Come nel caso dell’apertura dell’Esercito ai gay che, dopo l’annuncio ufficiale da parte dei vertici delle Forze armate di rifiutare la politica del don’t ask, don’t tell, che impone di non domandare ma neanche dichiarare le proprie scelte sessuali, prevede tempi lunghi di effettiva realizzazione. Durissime, naturalmente, sul fronte opposto le critiche alla decisione di Obama che "mina la stessa definizione di matrimonio", ha dichiarato Peter Sprigg, analista del Family Reaserach Council, think tank conservatore concentrato sui values cari dalla destra cristiana.

Uno degli argomenti principali infatti dei sostenitori dei matrimoni gay è che il riconoscimento di queste unioni avrebbe dato ai gay la possibilità di assistere il proprio partner in ospedale.

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