Cronache

Santa Margherita Se l’opposizione si fa dal presidente Napolitano

Quando a Santa Margherita Ligure la politica diventa «forma irrituale» e prende la via del ricorso straordinario al Presidente della Repubblica. Quello firmato dalla minoranza tutta per stoppare la vendita dell'ex scuola di Nozarego approvata dalla maggioranza. Ma il sindaco Roberto De Marchi incassa questo «metodo oppositorio, a base di cavilli e iter giudiziari, che cerca di surrogare un'incapacità propositiva» e tira dritto sulla vendita. Il sospetto è «il boicottaggio burocratico e procedurale, - insiste De Marchi - che diventa un metodo di opposizione extraparlamentare, mancando la capacità di proporre in aula alternative di governo». Nel merito entra l'assessore G.B. Raggi che cassa l'operazione, spiega che non regge il discorso di vincolare l'ex scuola come immobile di pregio in quanto non inserita nel patrimonio indisponibile del Comune, e zooma sulla strumentalizzazione: «Palese la tattica dilatoria della minoranza - ribadisce Raggi -. Gli atti solitamente vengono impugnati al Tar e l'esigenza del ricorso al Capo di Stato nasce se si subiscono lesioni dei diritti nel proprio incarico di consigliere comunale o se sono scaduti i termini per il Tar». Interpretazioni a soggetto che quagliano su un fatto certo: «Contestiamo la legittimazione della pratica e abbiamo già incaricato un legale per chiederne il passaggio al Tribunale Regionale». Raggi sottolinea «l'uso strumentale del ricorso straordinario che non fa che dilatare i tempi di soluzione», dettaglio che farà sì che «chi porta avanti certe azioni se ne deve assumere la responsabilità economica». Non solo, ma, cosa non da poco, «l'atto può rappresentare un danno per la vendita dell'ex scuola, perché chi intende comprare si trova un ricorso pendente».

E De Marchi rileva il paradosso di questa minoranza che nel 2007, (allora al governo), chiedeva la perizia per la vendita dell'ex-scuola: «Hanno perso la testa e l'obiettivo: ci impediscono di fare perché il nostro fare smaschera il loro immobilismo passato».

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