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Sarà il governatore del Texas a sfidare Obama? Imbarazzo della Palin per alcune mail pubblicate

Lo staff di Newt Gingrich si è dimesso accusando l'ex speaker della Camera di impegnarsi troppo poco. Si fa strada l'ipotesi della candidatura, alle primarie repubblicane, del governatore del Texas, Rick Perry. Romney punta tutto sull'economia ma preferisce schivare temi come l'aborto e i diritti ai gay. Passate al setaccio 24mila mail della Palin

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Washington - Dopo George W. Bush il tentativo dei repubblicani di riconquistare la Casa Bianca parte dal Texas. Sembra farsi strada, infatti, la candidatura del governatore Rick Perry, un "conservatore doc" che avrebbe dalla sua il peso dello stato più grande degli Usa continentali. Oltre al fatto che l’ultima volta che un governatore del Texas si è presentato alle primarie, undici anni fa, è diventato presidente. E' arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia delle dimissioni di massa dello staff della campagna di Newt Gingrich, l’ex presidente della Camera (autore del Contratto con l'America) e arcinemico di Bill Clinton che, con la sua candidatura, vuole portare avanti la "destra delle idee". Gingrich, che si trovava in vacanza, quando è tornato si è visto mettere sul tavolo le dimissioni del campaign manager, del portavoce e degli strateghi di punta: motivate ufficialmente da differenze di vedute su come si gestisce una campagna, ma in realtà dal fatto che Gingrich non era abbastanza impegnato. Il settimanale Weekly Standard, voce del movimento conservatore, l’ha spiegato in termini semplici con un pezzo dal titolo "È colpa della moglie". Secondo la rivista, mentre il candidato era via i dirigenti della campagna hanno deciso che bisognava fare più sul serio, soprattutto dedicandosi a tempo pieno a raccogliere fondi. Ma Gingrich ha nicchiato, pare perché la moglie non voleva affrontare i ritmi massacranti di una campagna per le primarie. Risultato, un disastro che secondo la stampa washingtoniana condannerà Newt, come lo chiamano tutti, a gettare la spugna entro breve. E la voce che circola dice che i dimissionari potrebbero andare a lavorare per il governatore del Texas, se e quando annuncerà una candidatura alla quale sta pensando e che lo proietterebbe in prima fila tra i papabili.

Romney schiva i temi etici Un altro candidato che sino ad ora va abbastanza forte nei sondaggi, il mormone Mitt Romney, ha ampi fondi e una linea politica chiara tutta basata sull’economia. Ma il futuro per lui non è tutto rosa e fiori. Pare sia intenzionato a saltare il "pre-voto" nello Iowa quest’estate, un appuntamento che tradizionalmente fa da scrematura fra i candidati repubblicani. Romney vorrebbe evitare, in questo modo, di doversi districare tra questioni spinose care agli elettori conservatori dello Iowa (aborto, omosessualità) per concentrarsi invece sul suo terreno preferito, l'economia. Una scelta che potrebbe rivelarsi saggia ma, al contempo, aprire il fianco alle critiche. L’elettorato, infatti, potrebbe sentirsi snobbato e punire Romney nelle primarie dello stato nel 2012, quelle che contano: e contano davvero, perché sono le prime, e chi vince in Iowa può avere la strada spianata per la nomination.

L'imbarazzo della Palin per alcune e-mail Prima di essere scelta nel 2008 da John McCain come candidata repubblicana alla vicepresidenza degli Stati Uniti, Sarah Palin in alcune e-mail inviate dal suo ufficio di governatore dell’Alaska aveva avuto modo di esprimere giudizi favorevoli nei confronti di Barack Obama. I suoi apprezzamenti nei confronti dell’allora candidato democratico, di cui sarebbe divenuta di lì a poco acerrima avversaria, sono contenuti in alcune mail che Sarah Palin inviò a suoi collaboratori il 4 agosto 2008, poche settimane prima di diventare ufficialmente - dal 29 agosto - la candidata repubblicana alla vicepresidenza. Riferendosi ad un comizio di Obama in Michigan, Sarah Palin scrisse in una e-mail che Obama aveva fatto "un discorso molto buono". L’allora candidato democratico aveva sostenuto, in particolare, che i prezzi sempre più alti dei carburanti giustificavano a suo avviso una ripresa delle trivellazioni petrolifere a grandi profondità, punto sul quale lui si era sempre detto contrario. "Bisogna fare un comunicato per dire che ha ragione su questo", scrisse la governatrice dell’Alaska ad un suo collaboratore dopo aver ascoltato il discorso di Obama. A suo avviso il candidato democratico aveva toccato sui temi dell’energia "molti punti positivi". Ieri una montagna di oltre 24 mila e-mail inviate e ricevute dalla Palin quando era governatrice dell’Alaska sono state rese pubbliche dallo stesso Stato dell’Alaska.

A chiederlo, sulla base di una legge denominata Freedom Act (che tutela la pubblicazione degli atti pubblici), erano state nel 2008 organizzazioni giornalistiche e gruppi di cittadini.

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