Nautica

«Al Satec portiamo fatti concreti»

Le assise di Ucina: oggi il convegno «Un anno per la Nautica. Nuove opportunità»

Antonio Risolo

Venezia Nella prestigiosa cornice del Casinò di Venezia (Ca' Vendramin Calergi), si alza il sipario sul Satec 2016, la convention annuale di Ucina-Confindustria Nautica. Subito il convegno «Un anno per la nautica. Nuove opportunità». Protagonisti del settore e relatori di alto livello, discutono delle prospettive dei mercati e della manifattura marina.

Dopo i saluti del padrone di casa, il sindaco Luigi Brugnaro, l'apertura dei lavori tocca a Pierfrancesco Micara (Comitato Roma 2024). Seguono i relatori: Pier Paolo Baretta, sottosegretario all'Economia; Maria Teresa Monteduro, direttore generale Finanze; Ernesto Carbone, Ufficio Regimi Doganali; Marco Taisch, ordinario Politecnico Milano; Luca Costa Sanseverino, cofondatore di F3Bas; Gianluca De Candia, direttore generale Assilea; Carla Demaria, presidente Ucina-Confindustria Nautica.

Presidente, di convention in convention, da Trieste (Icomia) a Venezia (Satec).

«Sì, e oggi andiamo a ricominciare. Con una premessa: il congresso per i 50 anni di Icomia, secondo il segretario generale dell'associazione mondiale della nautica, È stato un grande successo, organizzato alla perfezione. Con lo stesso spirito di Trieste, e con la stessa concretezza, affrontiamo il Satec-Ucina di oggi con relatori di altissimo livello. Che ci forniranno indicazioni preziose che poi discuteremo nell'assemblea dei soci (privata, ndr) di oggi pomeriggio. Insomma, ascoltando le nostre istanze, ci aiuteranno a capire i fenomeni in atto: dalle opportunità di investimento alla defiscalizzazione per assunzioni e acquisto di beni, dalla valorizzazione del brand alla riorganizzazione aziendale. Ma anche tutti gli altri svariati strumenti di sostegno alle imprese».

Due notizie buone: il leasing nautico in grande recupero, più veloce del previsto, e l'export che va.

«Non a caso oggi è con noi anche il direttore generale di Assilea per fornirci i dati aggiornati al maggio scorso. Che migliorano la già eccellente performance del primo quadrimestre. Sul tavolo anche un report sui mercati esteri e strategie per l'internazionalizzazione. Questi sono messaggi di grande impatto sulle imprese, vere e proprie iniezioni di fiducia. E non solo per la nautica».

Satec, da sempre fucina di idee, dibattiti, strategie. E dito puntato contro il nemico numero uno delle imprese, l'apparato burocratico...

«La semplificazione delle procedure è fondamentale, non solo per noi. Che tuttavia siamo tra i più bistrattati. Abbiamo bisogno di norme chiare, senza cavilli che si prestino frequentemente a interpretazioni fuori da ogni logica. Oggi, in particolare, ci occupiamo della complicata materia relativa ai regimi doganali. Ma voglio rivendicare con orgoglio il grande lavoro svolto da Ucina-Confidustria Nautica negli ultimi due anni su altri fronti con ottimi risultati. Due esempi su tutti: il nuovo Codice della Navigazione e l'Iva turistica del 10% anche per gli ormeggi a breve nei marina-resort. Sia chiaro che le nostre istanze e le nostre battaglie non si fermano qui: abbiamo diversi tavoli di lavoro aperti con i ministeri competenti».

Quindici mesi alla guida di Ucina, tra guerre fredde, polemiche caldissime e conferma dello status Confindustriale...

«Scontata la soddisfazione per il riconoscimento di unica associazione nautica confindustriale, che spazza via tutti gli equivoci, non mi aspettavo tale e tanta intensità e complessità... Un'esperienza unica, dura, faticosa ma affascinante, costellata però di grandi soddisfazioni. Ero comunque consapevole del fatto che guidare un'associazione fosse più complesso che guidare un'azienda. La mission dell'associazione è riportare la Nautica al centro del Sistema-Paese mettendo insieme esigenze diverse ma proiettate su un unico valore verso il quale tutti convergano.

E io ho trovato grande collaborazione e disponibilità incondizionata».

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