Cultura e Spettacoli

Una Scala senza frontiere tra melodramma e ricerca

Da Puccini a Sciarrino: oltre alle opere italiane capolavori stranieri. Spazi alla contemporanea

Una Scala senza frontiere tra melodramma e ricerca

Pronti via, la stagione del Teatro della Scala riparte: un 2016/2017 di capolavori italiani e non solo. In programma ci sono quindici titoli, di cui nove italiani. Vediamo il nuovo cartellone del Piermarini, opera per opera.

MADAMA BUTTERFLY

Nacque alla Scala nel febbraio 1904, e fu contestatissima. Chailly prosegue nel percorso di rilettura delle opere pucciniane proponendo proprio la prima versione. Regia di Alvis Hermanis, il cast ruota intorno alla Cio-Cio San di Maria José Siri, soprano emergente (in scena da oggi).

DON CARLO

Dopo 40 anni la versione con l'«Atto di Fontainebleau» torna con uno dei direttori verdiani del nostro tempo, Myung-Whun Chung. Canterà, insieme al leggendario Ferruccio Furlanetto, la coppia femminile formata da Krassimira Stoyanova e Ekaterina Semenchuk (dal 17 gennaio al 12 febbraio).

FALSTAFF

Verdi chiamò «l'opera mia più bella» la casa di riposo per musicisti che fece edificare a Milano. Damiano Michieletto unisce le due ultime realizzazioni del Maestro ambientandovi un Falstaff di straordinaria delicatezza e umanità. Il declino del gaudente nobiluomo trova accoglienza nelle pareti della Casa, fedelmente riprodotte dallo scenografo Paolo Fantini. Dirige Zubin Mehta (dal 2 al 21 febbraio).

LA TRAVIATA

Lo spettacolo è quello sontuoso di Liliana Cavani con le scene di Dante Ferretti, con cui il capolavoro di Verdi tornò alla Scala nel 1990 diretto da Riccardo Muti. La protagonista è il soprano Anna Netrebko. Il direttore d'orchestra è Nello Santi. Completano il cast ideale l'Alfredo di Francesco Meli e Leo Nucci come Giorgio Germont (dal 28 febbraio al 14 marzo).

DIE MEISTERSINGER VON NÜRNBERG

Dopo Falstaff, la Stagione presenta la grande commedia di Wagner: occasione di ascoltare una delle interpretazioni più acclamate di Daniele Gatti. Contribuisce un cast con Michael Volle, il miglior Sachs del nostro tempo, e Markus Werba come Beckmesser. Regista è Harry Kupfer (dal 16 marzo al 5 aprile).

ANNA BOLENA

Il progetto di riportare alla Scala il repertorio italiano nella sua interezza prosegue nel 2017 anche con Anna Bolena di Donizetti. Sul podio Bruno Campanella, specialista dell'opera italiana del primo '800, in uno spettacolo di taglio moderno, ma con costumi d'epoca, di Marie-Louise Bischofberger (dal 31 marzo al 23 aprile).

LA GAZZA LADRA

Duecento anni dopo, un rossiniano di rango come Riccardo Chailly riporta questa celeberrima opera semiseria sul palcoscenico dove ha visto la luce. Per l'occasione debutta alla Scala Gabriele Salvatores, il regista premio Oscar per il film Mediterraneo (dal 12 aprile al 7 maggio).

DON GIOVANNI

Lo spettacolo di Robert Carsen, che aprì la Stagione 2011/2012, torna segnando la prima volta alla Scala di Paavo Järvi. Il Maestro estone è un interprete mozartiano di vaglia, come più volte dimostrato in concerto alla testa dei Wiener Philharmoniker. Il libertino al tramonto è impersonato da un carismatico Thomas Hampson (dal 6 maggio al 6 giugno).

LA BOHÈME

Dalla sua prima apparizione nel 1963 La bohème di Zeffirelli ha incantato generazioni di spettatori. Le rappresentazioni di giugno e luglio forniranno l'occasione per il debutto scaligero di Sonya Yoncheva. Si alternerà ad Aylin Perez, già applaudita nella ripresa del 2015, un cast composto dalle migliori voci italiane: Fabio Sartori, Simone Piazzola, Mattia Olivieri e Carlo Colombara. Sul podio Evelino Pidò (dal 7 giugno al 14 luglio).

DIE ENTFÜHRUNG AUS DEM SERAIL

L'indimenticabile gioco di silhouette con cui Giorgio Strehler restituiva l'incanto del Singspiel di Mozart fu concepito per il Festival di Salisburgo, dove andò in scena nel 1965 con la direzione di Zubin Mehta. A vent'anni dalla scomparsa del grande regista il Teatro alla Scala ripropone questo celebre allestimento (ripreso da Mattia Testi), chiamando sul podio chi lo diresse la prima volta. La vertiginosa parte di Konstanze è cantata da Lenneke Ruiten (dal 17 giugno al 1 luglio).

HÄNSEL UND GRETEL

L'Accademia Teatro alla Scala è una realtà unica al mondo: ogni anno presenta una nuova produzione con orchestra e cantanti dell'Accademia guidati da un direttore e un regista di rango. Nel 2017 il direttore Marc Albrecht e l'attore-regista Sven-Eric Bechtolf lavoreranno a una nuova Hänsel und Gretel di Humperdinck (dal 2 al 24 settembre).

TAMERLANO

Opera scritta da Händel per la Royal Academy of Music nel 1724 ed eseguita per la prima volta al King's Theatre lo stesso anno: porta in scena l'amore del re dei Tartari (qui Bejun Mehta, uno dei grandi controtenori del nostro tempo al debutto scaligero). L'imperatore ottomano Bajazet è Plácido Domingo. Direttore: Diego Fasolis; regista: Davide Livermore (dal 12 settembre al 4 ottobre).

DER FREISCHÜTZ

Testo fondativo del Romanticismo operistico tedesco e capolavoro assoluto del teatro musicale, Der Freischütz, manca dalla Scala dal 1998. Oggi la trama fiabesca e sinistra di Weber è dipanata da Myung-Whun Chung. La nuova produzione è firmata da Matthias Hartmann (dal 10 ottobre al 2 novembre).

NABUCCO

Considerato un punto di riferimento per il repertorio italiano, Nello Santi è strettamente legato a Nabucco, di cui è tra gli interpreti più accreditati. La ripresa dell'allestimento di Daniele Abbado si avvale, nella parte di Abigaille, di Anna Pirozzi, alla Scala al suo secondo titolo verdiano, e di Martina Serafin; mentre protagonista è, ancora una volta, Leo Nucci (dal 24 ottobre al 19 novembre).

TI VEDO, TI SENTO, MI PERDO

Commissionata a Salvatore Sciarrino insieme alla Staatsoper Unter der Linden di Berlino. Al centro della nuova opera è la tragica vita di Alessandro Stradella (1639 1682). Lo spettacolo è affidato a Jürgen Flimm e Gudrun Hartmann, legati a Sciarrino da un lungo rapporto artistico e personale.

Mentre sul podio sale il giovane Maxime Pascal (dal 14 al 26 novembre).

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