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La scelta di Berlusconi: "Basta leader politici"

Il Cav a «Porta a Porta» guarda al futuro: "Meglio chi viene dalla trincea del lavoro". E sul caso Dell'Utri: "Il suo è un sequestro"

La scelta di Berlusconi: "Basta leader politici"

«Io resto al centro ma la sfida è riunire il centrodestra», è la sintesi che fa Vespa nella puntata in cui Berlusconi è in versione Berlusconi show. Il Cavaliere ricorda il perché della rottura del patto del Nazareno e poi spiega: «con la Lega abbiamo governato per quasi dieci anni e siamo divisi solo a Roma per un capriccio. Ma solo unito il centrodestra vince. E c'è già il programma con l'accordo di tutti». Escluso un ripensamento sulla Meloni: «La nostra scelta su Marchini è motivata perché serve grande esperienza e non un professionista della politica è un campione del bla bla». Al ballottaggio, però, le cose potrebbero cambiare per evitare una vittoria di Giachetti o Raggi? «Nell'ipotesi inverosimile per cui al ballottaggio arrivasse la Meloni, la appoggeremo. Ma sono sicuro che Marchini vincerà. Mentre escludo un ballottaggio Raggi-Giachetti». Parla anche della Raggi, già citata alla mattina in radio: «È una brava professionista, ma non mi pare si possa accettare come sindaco una sagoma telegenica guidata da un comico genovese». E ancora: «I grillini? Si vede come governano...».

Quindi parla di Salvini: «Non l'ho mollato ma gli impegni presi si mantengono e a Roma non è stato così. E io sono una persona seria e coerente. Quindi abbiamo sostenuto Bertolaso ma poi per pragmatismo abbiamo scelto Marchini». Su Bertolaso dice che «è un professionista delle emergenze». Ma lui ha aperto alle larghe intese... Berlusconi frena: «Non credo si arrivi a questo».

La leadership è uno dei nodi. «Noi rappresentiamo in Italia il più grande partito europeo, il Ppe. Il che non significa che io debba accettare tutto quello che dice la Merkel che fa parte anche lei del Ppe». Ma se la Lega fosse il partito più forte? «Sarebbe logico che il leader sia il capo del partito più forte... Vedremo». Parisi a Milano e Marchini a Roma. Sono possibili successori, chiede Vespa: «Sceglierei un leader che non venga dalla politica. Chi fa politica sa solo comunicare. Sono portato a scegliere un uomo che venga dalla trincea del lavoro. Ho cercato delle persone, ne ho parlato con molti ma poi mi hanno detto che non se la sentivano di poter subire quello che ho subito io». E fa riferimento ai magistrati che «per fermare il politico che fa troppi goal imbracciano il fucile e sparano».

Parla di Italicum, Berlusconi: «È pericoloso perché un leader di un partito col 25 per cento sarebbe padrone del Paese. E Renzi vuole costruire un vestito per se stesso. Lui è bulimico di potere. Ha occupato tutto, guardi la Rai... E voi lo sapete bene...».

Ma Renzi è un po' berlusconiano, eccepisce Polito. «No. Renzi non è mio erede. Le cose che fa le fa per suo interesse. Sulla chiusura di Equitalia, il premier ci copia ma per suo esclusivo interesse». Cita anche Verdini: «Non lo perdono, ma non porto rancore. Escludo che sia ufficiale di collegamento con Renzi. Io sono esattamente dall'altra parte».

Sul caso Dell'Utri dice: «Non ho mai chiesto la grazia per Dell'Utri ma il suo caso è inaccettabile. Il suo è un sequestro. La Cassazione ha sbagliato come con me. Quello non era un pool di magistrati ma un plotone di esecuzione». Ed ecco la confidenza: «Sono deluso da come si comporta la Corte europea di Strasburgo. Sono quasi 3 anni che ha il mio caso sul tavolo e non se ne occupa». La riforma della magistratura era nel patto del Nazareno, chiede Vespa. «Ne abbiamo parlato ma non è stata individuata. Il Pd non l'avrebbe accettata».

Chiusura sul Milan: «Ho detto di volerlo cedere. Devo passare la mano a qualcuno che abbia i fondi necessari per riportarlo al top. O i cinesi o chi ha il petrolio. In Cina sono molto noto anche per l'attentato che ho subito con la foto della mia faccia insanguinata. E poi perché ero premier quando l'Italia era una democrazia».

Siparietto quando, nel fuori onda, salta l'audio in sala: «Non si sente bene, governo ladro», scherza Berlusconi.

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