Inferno dasfalto. Una curva insidiosa, una sbandata improvvisa e in un istante lauto si accartoccia contro un'Alfa 147 che arriva dalla corsia opposta. Un frontale violentissimo. Segni di frenata non ce ne sono. Un bambino di 5 anni muore praticamente sul colpo. Impossibile consolarsi con la ragionevole speranza che se ne sia andato senza accorgersene. Il terribile schianto ieri pomeriggio poco dopo le 16 a Solaro. Alla guida di una Kia Picanto un ventiduenne. Sul sedile posteriore il nipote che gli è stato affidato. Era arrivato da pochi giorni da Vibo Valentia in Calabria. Invece ha incontrato la morte. Lutilitaria è lanciata lungo via Berlinguer, un bel rettilineo che invita a pigiare il piede sullacceleratore: lauto corre. Poi la curva, la Kia corre troppo per non scivolare via, lo zio perde il controllo dellauto, gli sfugge di mano e finisce sulla corsia opposta. Di fronte arriva una lAlfa: alla guida un trentaduenne di Cormano. Lurto è tremendo. Non ci sono testimoni, e anche per questo il rapporto dei carabinieri di Desio abbonda di «si presume». Si presume che la velocità fosse sostenuta. Perché la sbandata? Ci sono diverse ipotesi: una distrazione, una leggerezza, unimprudenza. Oppure non è escluso che il giovane al volante della Picanto sia stato colto da un improvviso malore. Ma gli inquirenti valuteranno altre possibilità. Due in particolare: la prima che abbia perso i sensi. La seconda è che possa aver deviato per evitare un ostacolo imprevisto, magari un animale che attraversava la strada. Una sola certezza: lauto ha perso la traiettoria per andare a sbattere di prepotenza contro la 147. La vettura non ha rimbalzato. Il botto è stato tanto violento da farla impennare e volare a una trentina di metri dal luogo del disastro. In quellistante il piccolo è stato sbalzato fuori dallabitacolo ed è finito in mezzo a una siepe. Impossibile descrivere quello che hanno visto i primi soccorritori, i carabinieri, gli agenti della Polizia locale, i volontari della Croce rossa. Hanno lavorato per 3 ore in silenzio assoluto in mezzo alla strada ormai chiusa al traffico. Il corpo del bambino è stato rinvenuto quasi per caso: un militare vede una piccola scarpa e si allarma. Si mettono a cercare. Passano 20 minuti: il corpicino ormai senza vita del povera vittima è riverso esanime in mezzo ad una siepe di rovi e sterpaglie. Per lui non resta più nulla da fare. Lo zio è caricato sullambulanza che parte come un razzo verso lospedale di Niguarda: i medici capiscono al volo la gravità della situazione e lo trasferiscono nel reparto di terapia intensiva. La prognosi è riservata. Impossibile dire se potrà farcela. Luomo alla guida della 147 viene trasportato allospedale di Saronno.
Anche lui in condizioni critiche, ma stando ai dottori dovrebbe cavarsela.
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