Roma

Sciolse nell'acido un operaio che aveva rubato del carburante, arrestato

In manette un imprenditore di Pago Valle del Lauro, titolare di un'autorimessa vicino Cassino. Avrebbe torturato e ucciso un suo dipendente romeno nel maggio del 2007. Ancora ricercato il suo complice

Era stata la sorella, nel 2008, a denunciare all'Interpool che da molto tempo non aveva notizie del fratello che stava lavorando in un'autorimessa vicino a Cassino. Le indagini della squadra mobile di Frosinone, ora, hanno portato alla luce una vicenda terrificante: Ivan Masu, romeno di 42 anni, è stato sciolto nell'acidio dopo essere stato torturato dal suo datore di lavoro italiano. Vincenzo Nappi, un imprenditore cinquantenne di Pago Valle del Lauro, titolare di un parcheggio e lavaggio Tir a Piedimonte San Germano, è stato arrestato con l'accusa di omicidio volontario con l'aggravante della crudeltà e di occultamento di cadavere. A firmare l'ordinanza di custodia cautelare in carcere è stato il gip di Cassino Francesco Mancini. L'uomo ha agito con l'aiiuto di un complice, Fortunato Cusano, di Santa Maria Capua Vetere, tutt'ora latitante.
Il delitto sarebbe avvenuto tra l'11 e il 12 maggio del 2007. Quella notte, come risulta da alcune testimonianze, Nappi avrebbe accusato Ivan di aver rubato del gasolio dai serbatoi di alcuni camion. In preda all'ira, lo avrebbe prima legato e poi gli avrebbe tagliato un orecchio. Dopo averlo portato via l'imprenditore costrinse il dipendente a chiamare la sua donna, anch'essa romena, per dirgli di essere in procinto di prendere un treno per la Romania in partenza dalla stazione Termini. Un tentativo di depistaggio non riuscito. Dai tabulati telefonici, infatti, emerse che quella telefonata era partita dalle campagne di Avellino. Da quella notte nessuno vide o sentì mai più Ivan Misu. Il suo datore di lavoro, però, continuò incautamente a parlare di lui. Era solito minacciare gli altri operai romeni dicendo loro che se avessero rubato del gasolio avrebbero fatto la stessa fine del collega, squagliati nell'acidio come lui.

Dopo una lunga indagine fatta di intercettazioni telefoniche e testimonianze, la polizia è riuscita a stringere il cerchio intorno a Vincenzo Nappi e al suo conplice.

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