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Scuola di Adro, Gelmini: "Via i simboli padani" Il sindaco: "Il simbolo è del 1600, non si tocca"

Il ministro dell’Istruzione ha chiesto al sindaco di Adro di "adoperarsi per la rimozione" del sole delle Alpi. Pur apprezzando le "attrezzature didattiche all’avanguardia", il ministero chiede di "evitare che la politica di parte entri nella scuola". Ma il primo cittadino replica: "I simboli restano"

Scuola di Adro, Gelmini: "Via i simboli padani" 
Il sindaco: "Il simbolo è del 1600, non si tocca"

Roma - Il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, con una lettera fatta inviare nei giorni scorsi dal direttore dell’ufficio scolastico della Lombardia, ha chiesto al sindaco di Adro (in provincia di Brescia) di "adoperarsi per la rimozione dal polo scolastico del simbolo" noto come il sole delle Alpi. "Sono stupito - risponde il sindaco di Adro, Oscar Lancini - aspetto di leggerla, al momento non posso sapere".

Le richieste della Gelmini Nella lettera, firmata dal direttore Giuseppe Colosio, viene dato atto al sindaco di Adro di aver realizzato "attrezzature didattiche all’avanguardia", ma è anche spiegato che non può essere nascosto il fatto che il sole delle Alpi è uno dei simboli utilizzati dalla Lega, il movimento politico al quale appartiene la maggioranza dell’amministrazione comunale di Adro. Nella lettera si ricorda l’attenzione mediatica di questi giorni e si sottolinea che è dovere dell’amministrazione evitare che la politica di parte entri nella scuola: la delicatezza della funzione - si legge nel testo - impone di intervenire anche in caso di solo sospetto, per evitare ogni possibile strumentalizzazione.

Lo stupore del sindaco "Sono stupito". Oscar Lancini, sindaco di Adro, fa sapere che vuole prima leggere la lettera del ministero: "Al momento non posso sapere". "Dalle dichiarazioni del ministro - prosegue il primo cittadino di Adro - mi pareva di aver capito che avesse preso atto che il simbolo del sole delle Alpi è del territorio e non di partito".

Il sindaco, che oggi non è ad Adro, parlando della manifestazione di protesta che si è svolta oggi davanti alla scuola, ha detto: "Non c’era bisogno che rimanessi a difendermi, sapevo che i miei concittadini lo avrebbero fatto".

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