Cronache

Scuola in gita sulla neve Il preside raccomanda: gli obesi stiano a casa

La gita è sconsigliata alle persone "non abbastanza atletiche". Tre consiglieri del comune di Pozzallo, dove si è verificato il caso, non ci stanno e portano la vicenda in Comune

Scuola in gita sulla neve Il preside raccomanda: gli obesi stiano a casa

La gita scolastica sulla neve? Se sei grasso non fa per te. La curiosa affermazione viene dall'istituto scolastico Giuseppe Rogasi di Pozzallo, dove il dirigente scolastico ha consigliato a tutti gli alunni non particolarmente atletici di restare a casa, per non "rovinare la gita per sè e il gruppo".

Il caso è finito in consiglio comunale, dove la questione della settimana bianca in Trentino è stata presa piuttosto seriamente da tre consiglieri, che hanno voluto denunciare pubblicamente il fatto, prendendosela con il dirigente scolastico dell'istituto, Orazio Caschetto. Il preside non è neppure nuovo alle contestazioni. In precedenza aveva destato clamore il fatto che "non fosse riuscito" a trovare posto per un alunno disabile nel suo istituto.

Ma Caschetto si difende, parlando della lettera inviata ai genitori degli alunni, in cui si auspicava che partecipassero quelli abbastanza atletici, negando che il suo intento fosse quello di discriminare qualcuno. E se i consiglieri di Pozzallo che hanno portato in Comune la vicenda vedono la scelta del preside come "inaudita", soprattutto perché fatta da "un educatore per definizione", qualcosa di cui tutti i cittadini dovrebbero sentirsi offesi, lui parla invece di un "consiglio", che non voleva essere "motivo di esclusione per nessuno dalla gita".

"Mi pare che qualcuno cerchi visibilità a buon mercato e si è sollevato un caso che non esiste", sottolinea il dirigente scolastico, che fa anche presente come sia "assurdo insinuare una discriminazione" da parte sua o della scuola.

Ma intanto i tre consiglieri che hanno preso a cuore la vicenda, uno del Sel e due legati a liste civiche, promettono di portare il caso davanti al ministero della Pubblica istruzione e al Sovrintendente scolastico regionale.

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