Politica

Scuola: i sindacati chiedono di assumere subito 65.000 precari

Scendono in campo Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda e chiedono di aprire subito un tavolo con il governo per la stabilizzazione dei lavoratori. L'obbiettivo è l'assunzione a tempo indeterminato a partire dal prossimo anno scolastico di 29.100 docenti e 35.900 Ata.

Assumere a tempo indeterminato 65.000 precari,tra docenti e non docenti. Questa la richiesta al governo dei sindacati della scuola Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda che minacciano di scendere in guerra perchè la situazione, denuncia Marco Paolo Nigi dello Snals, rasenta «l'indecenza».
A scendere in campo stavolta sono i segretari generali delle confederazioni oltre ai responsabili del settore scuola. «É arrivata l'ora di assumere queste persone con contratto a tempo indeterminato -dice il segretario nazionale Uil, Luigi Angeletti- occorre aprire immediatamente la trattativa con il governo per risolvere una questione che ha gravi ripercussioni anche sull'organizzazione scolastica».
Raffaele Bonanni, segretario nazionale Cisl, evidenzia come queste assunzioni non avrebbero ripercussioni pesanti sulle casse pubbliche. «É possibile coprire tutti gli organici senza aggravi per l'erario perchè ogni anno questi posti sono comunque coperti con personale supplente- spiega Bonanni- mentre ora i tagli stanno mettendo a dura prova il funzionamento della scuola». La richiesta dunque riguarda 29.100 insegnanti e 35.900 Ata, il personale non docente, che dovrebbero entrare all'inizio del prossimo anno scolastico.
I precari insomma restano la più dolorosa spina nel fianco del governo. Un esercito cresciuto a dismisura nonostante negli anni si siano moltiplicati i tentativi dei vari governi di trovare una soluzione. La preoccupazione è cresciuta da quando un giudice del lavoro di Genova ha condannato il ministero a pagare un risarcimento di quasi mezzo milione di euro a 15 precari perchè avevano lavorato per tre anni di seguito e dunque avevano diritto all'assunzione. Una sentenza in primo grado ma che ha preoccupato non poco il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che ha fatto due conti scoprendo così che sono, guarda il caso, circa 65.000 i precari con almeno tre anni di contratto. Se tutti facessero ricorso si arriverebbe così ad un risarcimento di quasi 3 miliardi di euro. Un'ipotesi non troppo lontana visto che il Codacons ha deciso di mettere in piedi una class-action per 40.000 precari tra scuola e università.
Il ministero farà ricorso contro la decisione del giudice di Genova ma intanto il governo potrebbe trovare una soluzione di compromesso impegnandosi a spalmare le assunzioni nell'arco di 3 o 4 anni.

La partita è ancora aperta ma sull'esecutivo pesa pure la pressione esercitata da molti rappresentanti del Pdl, praticamente tutti quelli che arrivano dal Sud, che chiedono di investire il parlamento del problema in modo da trovare una soluzione per le migliaia di supplenti che potrebbero ritrovarsi senza lavoro a fine anno.

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