Cronaca locale

Lo scuolabus costa troppo: i bambini vanno in classe a piedi

Ragazzi, pedalare. Gli autobus che vi portano a scuola e poi, terminate le lezioni a casa, finiscono in rimessa costano uno sproposito. Giampiero Mariani, che a Desio è il sindaco, ha deciso di tagliare un costo davvero esagerato. Da un po’ meditava la soppressione del trasporto pubblico per alunni e studenti, adesso, che lui ha le tasche piene e il bilancio comunale vuote, ha detto basta. Perché i giovanissimi in piena salute che utilizzano il mezzo sono settantatre e il costo ai contribuenti è schizzato a 175 mila euro. Un bella cifra: tolte le vacanze, le domeniche e le feste comandate ogni fanciullo comporta un sacrificio di duemila euro l’anno.
Su una popolazione scolastica di tremilacinquecento studenti, tra elementari e medie, nella città natale di Pio XI solamente poco più del 5 per cento utilizza il bus. «Ragazzi mi spiace davvero tanto – spiega il primo cittadino – ma quest’anno scolastico parte l’iniziativa pedibus». Ossia, tutti a piedi per una bella camminata. Bisognerà solo comprare una bella sciarpa ed un paio di scarpe nuove. Intanto le mamme, appena venute a conoscenza della «gravissima» notizia sono in rivolta. Scatenate contro Giampiero Mariani, dallo scorso marzo alla guida di una maggioranza di centrodestra. «Se bisogna fare qualche sacrificio – aggiunge il capo della giunta – tutti devono rinunciare a qualche agevolazione. Mi hanno accusato d’avere l’auto blu. Allora rispondo che si tratta di un’Alfa 156 del 1998 con almeno duecentomila chilometri. Se vogliono posso anche farne a meno. Anzi, a breve lo dovrò fare senza rimpiazzarla. Mi dicono che inquina e non è ecologica. Ho ridotto da 3.500 a 2.500 euro le spese di rappresentanza. Non posso davvero sopportare i piagnistei delle mamme, quando nel mio ufficio ogni giorno arrivano cittadini che non sanno come pagare il conto del panettiere. Anche se i bambini fanno una passeggiata come ai miei tempi non credo sia un dramma».
Su questa vicenda Mariani s’infiamma. «Per una volta rispondete voi alla mia domanda. Significa amministrare con oculatezza e interesse comune spendere una somma così ingente solo per il servizio di trasporto scolastico?». «Poi - riprende il sindaco – per evitare pericoli coinvolgeremo l’associazione dei carabinieri in congedo. Inoltre, abbiamo siglato un accordo con l’associazione dei commercianti». Cosa c’entrano i negozianti? «Lo spiego. Decine di operatori hanno esposto una locandina con scritto “Negozio Amico dei Bambini” e si sono dichiarati disponibili ad aiutare i ragazzi in caso di piccole necessità: una telefonata, una medicazione o semplicemente un momento d’ascolto». Gioventù, il signor sindaco la vede così. Camminare.

Intanto per il quartiere di San Giorgio, alla periferia est della città, l’assessore Vincenzo Alagna ha raggiunto l’accordo per il trasporto dei ragazzi con un minibus e una spesa «ragionevole».

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