Cultura e Spettacoli

Se la Chimera diventa scultura pop

Sculture di cavalli appartenute a Lorenzo il Magnifico e teschi di plastica, urne etrusche e scatole con citazioni di Lsd, sotto lo sguardo severo della Chimera. Tutto questo fino al 10 marzo al Museo Archeologico Nazionale di Firenze. Una combinazione singolare, quella tra il giovane Marco Perego e l’istituzione fiorentina, che durante la recente inaugurazione ha convogliato nel museo tantissimi giovani, e non solo, che sicuramente ignoravano quale scrigno di tesori fosse il Museo. E questo grazie a «Devastated Land», mostra personale di Marco Perego, classe 1979, che racconta un mondo molto pop e contemporaneo, popolato di personaggi dei fumetti e di giochi per la prima infanzia.
Spesso però i giochi vanno in frantumi, la realtà non è solo rose e fiori, ma appunto, come dice il titolo della mostra, una «Landa devastata». «Sono lavori che raccontano quest’isola tormentata, dove Capitan Uncino vince sempre» dice Perego. I lavori sono tutti di grandi dimensioni, siano sculture o dipinti: certo l’artista non teme né le dimensioni né i diversi supporti. La scultura My soul don’t leave me empty (Anima mia non lasciarmi vuoto) è un enorme dispensatore di chewing gum alto più di tre metri che contiene circa 1200 teschi colorati, «i fantasmi che ognuno di noi si porta dentro, la gente che ti compra col danaro e che ti lascia poi vuoto - continua Perego -. Sono andato all’inferno così tante volte che ormai tu mi annoi è un enorme dipinto di un gioco della Chicco coperto di pittura rossa... Ma non amo spiegare i miei lavori, preferisco che la gente ci trovi dentro ciò che preferisce».
E così si va di sala in sala, e non si può non rimanere abbagliati dalla celeberrima Chimera, animale mitologico e al contempo mirabile scultura etrusca in bronzo, così vicina al visitatore da intimorirlo, quasi potesse rianimarsi in un soffio. O dal famoso Vaso di François, oggetto d’uso e racconto di miti lontani, che fa da contraltare a un dipinto di Perego ispirato al Caravaggio. La mostra è curata da Sergio Risaliti, al quale va anche il merito di aver fatto incontrare il contemporaneo con capolavori antichi.
LA MOSTRA
«Devasted Land». Firenze, Museo Archeologico Nazionale e Piazza SS. Annunziata. Fino al 10 marzo.

Info: 05523575.

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