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Se gli italiani sono sempre meno azzurri

Caro Direttore, sono appena tornato da un viaggio in Francia, dove ho potuto vedere la vittoria dei nostri Azzurri contro la Svezia. Quello che mi ha colpito, girando per le strade di Tolosa, è il senso di appartenenza alla nazione che svedesi prima e gallesi poi (impegnati contro la Russia) dimostravano agli altri. A parte l'invasione festosa nelle strade, non c'era un loro tifoso che non indossasse, se non la maglietta, almeno un cappellino, una sciarpa che lo facesse immediatamente riconoscere come svedese (o gallese). Noi italiani? Ho girato vanamente alla ricerca di connazionali e solo qualche ora prima della partita ho finalmente visto qualche tifoso azzurro con il tricolore, quasi per atto dovuto. Gli altri camminavano in modo anonimo, come se fossero là per caso. Ma non eravamo noi gli esuberanti, l'anima mediterranea sanguigna? Infatti, dentro la stadio, mentre la marea gialla aveva invaso tutti i settori, l'azzurro appariva qua e là, quasi per caso. Eppure di italiani ce n'erano. Sembra quasi che si sia perso il senso di appartenenza. È un problema legato solo alla nazionale o lei pensa che la politica ci abbia messo del suo per farci disamorare?

Marco Stolfi

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Caro Marco, se ne è accorto perfino il ct Antonio Conte, che infatti ha invitato i tifosi a indossare allo stadio qualche cosa di azzurro. Come in tutti gli spettacoli, e la partita è anche uno spettacolo, la scenografia ha il suo peso, non solo formale, e il pubblico è parte importante dell'insieme. Non adeguarsi a queste regole non scritte significa non entrare nello spirito di ciò che si sta vivendo. Nessuno si sognerebbe di andare alla prima della Scala in jeans e maglietta o al concerto rock in giacca e cravatta. Il vero tifoso, a vedere la nazionale ci va in azzurro. L'unica spiegazione è che la maggior parte della gente che era con lei non era tifoso né orgoglioso di essere italiano. È gente un po' snob che è andata allo stadio solo per potersene vantare con il vicino di casa. Gente senza passione e senza sogni.

Anche i giocatori, dal campo, se ne sono accorti.

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