Stile

Se la Rolls si veste di nero (statuetta compresa)

Verniciato per la prima volta lo «Spirit of Ecstasy» che dal 1911 troneggia sul radiatore

Piero Evangelisti

Ginevra La saga di Star Wars ha reso familiare un concetto come «il lato oscuro della forza», antitetico, se vogliamo, del bene. Anche un'automobile può avere il suo dark side, come quello della luna dei Pink Floyd, album capolavoro degli anni '70, ma solo vetture speciali possono permettersi di evocarlo, di andare alla ricerca delle passioni nascoste dei suoi ricchissimi, potenziali, clienti senza che ne esca un dibattito improntato al politically correct. Vi parliamo delle Rolls-Royce Ghost e Wraith in versione Black Badge, una livrea con la quale la berlina e la coupé con la «doppia R» (equipaggiate di poderosi propulsori che superano i 600 cv) hanno sfilato per la prima volta al Salone dell'auto di Ginevra agli inizi di marzo. Rolls-Royce tutte nere, dentro e fuori, prive di qualsiasi cromatura. Ma non basta, perché al quartier generale di Bmw, gruppo che ha resuscitato e controlla lo storico brand, si sono spinti oltre l'immaginabile scegliendo di dipingere di nero anche lo Spirit of Ecstasy, la statuetta che dal 1911 troneggia in cima al radiatore delle lussuose auto britanniche.

«Non è stata una decisione facile, ne abbiamo discusso a lungo ci ha detto Peter Schwarzenbauer, membro del board di Bmw Group dove è responsabile dei brand Rolls-Royce, Mini e Motorrad toccare l'emblema, verniciarlo per la prima volta di nero, era un passaggio quasi storico. Ma poi aggiunge il top manager che comunque ha il nero, schwarz, nel suo cognome abbiamo riflettuto sul lato dark del marchio Rolls-Royce, un'anima nascosta del brand che molti clienti vogliono far uscire».

All'esclusività non si possono porre limiti, soprattutto quando si tratta di auto che hanno un listino praticamente riservato che parte da 300mila euro, destinati a salire vertiginosamente con le immancabili personalizzazioni (non è ammissibile che ci sia una Rolls uguale a un'altra). «I clienti delle Black Badge saranno soprattutto giovani spiega Schwarzenbauer rampanti tycoon asiatici in prima linea, che vogliono mostrare il loro status attraverso un'auto esclusiva». La statuetta dello Spirit of Ecstasy ha una storia che è in parte ammantata dalla leggenda, ma è certo che la modella, per lo scultore Charles Sykes che la realizzò, sia stata Eleanor Thornton, amante adorata di Lord Montagu, fedele cliente di Rolls-Royce, che, dopo la perdita dell'amata in un naufragio, la volle posta in cima al lungo cofano delle sue vetture. Lunga fu la disputa sulle dimensioni, perché Henry Royce, l'ingegnere della formidabile accoppiata (Charles Rolls portava i capitali), sosteneva che disturbasse la visuale del guidatore, ma il ricco barone inglese la spuntò. Adesso, con le Black Badge, Eleanor ha messo il velo nero ma conserva il suo naturale colore argenteo su tutte le altre Rolls-Royce.

Le Rolls tutte nere circoleranno sicuramente sulle strade di Shanghai, ma non sulle corniche di Montecarlo, il loro habitat naturale da oltre un secolo, dove sono apprezzati colori più delicati.

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