Cronaca locale

Se il Sessantotto punta a far ridere

Va in scena al Teatro della Memoria fino al 27 aprile alle ore 21, con ripresa il 20 maggio, uno dei più interessanti testi del teatro milanese, Sta per venire la rivoluzione e non ho niente da mettermi. «In occasione della ricorrenza del 25 Aprile il Teatro della Memoria - si legge sul sito del teatro - sceglie di dare spazio ad uno spettacolo che ricorda un altro momento di forte partecipazione sociale alla cosa pubblica, in contrasto con l’oramai ventennale e sempre più radicata tendenza al disimpegno e al diffondersi della mentalità dell’ognun per sé».
Vi sono diversi modi di «celebrare» il quarantennale del Sessantotto. Un modo ironico e garbatamente umoristico è certamente quello di ricordarlo con la ripresa di questo esilarante testo di Umberto Simonetta e Livia Cerini. Quando questo splendido testo è stato messo in scena per la prima volta, nel lontano 1973, sembrava che la «rivoluzione» fosse imminente, oggi invece può sembrare che sia già avvenuta, che sia già alle nostre spalle, seppure con esiti preventivamente imprevedibili, ma i temi trattati restano sorprendentemente attualissimi.
Una rivoluzione che sconvolge la coppia e la famiglia, che coinvolge i diversi aspetti inerenti la sessualità e i ruoli, l’angoscia della comunicazione che si trasforma nel prevalere dell’apparire sull’essere, il trascorrere del tempo che non ci lascia tregua... tutto come 35 anni fa. Con la giovanissima Jessica Resteghini (già brillante interprete del personaggio di Nina nella commedia El nost Milan di Carlo Bertolazzi). L’accurata regia di Luca Sandri, memoria storica della drammaturgia di Umberto Simonetta.
Qualche parola ora sull’autore, proprio Umberto Simonetta, figura prestigiosa degli anni Ottanta, durante i quali collaborò anche al Giornale allora diretto da Indro Montanelli, Simonetta, protagonista nella Milano degli anni '60 del cabaret intelligente, scrisse per Giorgio Gaber canzoni d'ambiente meneghino, da La ballata del Cerutti a Trani a gogò a Le nostre serate.
Ha scritto esilaranti commedie sotto forma di monologo: Arriva la rivoluzione e non ho niente da mettermi (1973), Mi riunisco in assemblea, C'era un sacco di gente, soprattutto giovani (1979), interpretati da Livia Cerini, e, per Maurizio Micheli, Mi voleva Strehler, parossistiche e angosciose riflessioni di un attore in attesa di provino. Nei suoi romanzi, ha descritto un sapido ritratto della Milano notturna ed emarginata.


Sta per venire la rivoluzione e non ho niente da mettermi
Teatro della Memoria
Fino al 27 aprile
Tel. 02/313663

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