Politica

Se tocchi l’islam "muori": su internet le minacce a chi denuncia gli estremisti

Abbiamo scovato una cellula di Al Qaida in Italia che attraverso Internet istiga gli islamici a non rispettare la legge e a eliminare i nemici. Nel mirino l’onorevole Sbai, Magdi Allam, l’avvocato del caso Hina. E chiunque denunci i rischi del fondamentalismo

Se tocchi l’islam "muori": su internet 
le minacce a chi denuncia gli estremisti

Abbiamo scovato e denunciato una bella cellula di Al Qaida in Italia, tra un blog, un forum e un video di You Tube, una di quelle che si nascondono dietro sermoni prolissi sulla Costituzione italiana e accusano il governo di non farla rispettare, uno di quelli che indica i nemici da eliminare in personaggi coraggiosi come Magdi Cristiano Allam, Souad Sbai, l’avvocato Loredana Gemelli, costringendoli a vivere nella paura, e non tutti adeguatamente protetti dal nostro Stato; uno di quelli che intimidiscono i giornalisti che, come chi scrive, continuano a occuparsi di fondamentalismo islamico in Europa, con querele e minacce indirette. Soprattutto quello di cui vi parliamo è un sito, un’attività eversiva e subdolamente dedita al plagio, che mortifica i cittadini di religione musulmana che vivono pacificamente in Italia, come la comunità dei maghrebini che ieri si è autodenunciata ai terroristi, dichiarando «siamo tutti Souad Sbai».
Il capo si fa chiamare Usama , è probabilmente italiano, sicuramente laureato in Diritto, e studioso della sharia. È molto attento nella sua prosa su internet, e scrive parecchio, dovrebbe avere fra i trenta e i quarant’anni. Ha cominciato a parlare dell’islam sui blog e siti dal luglio del 2007, potrebbe coincidere con la data della sua conversione. Si attribuisce doti da poeta e scrive inni alla guerra santa, cura la riservatezza, ma internet è un mezzo pieno di buchi, lui come tutti lascia molte tracce, un blog italiano, http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it, lo ha beccato e segnalato a chi frequenta senza timore la minaccia jihadista e cerca le cellule nascoste di Al Qaida in Italia. Tanti siti pubblicano gli articoli di Usama, con la sua propaganda cerca anche di diffondere la conversione all’islam tra i giovani italiani. È rimasto sconosciuto finora solo perché si rivolge a un gruppo, non a tutta la rete, o al pubblico sconosciuto, e questo è il metodo degli organizzati, ovvero di coloro che non si limitano a esercitare il diritto a una libera opinione, sia pur pericolosamente eversiva, ma che usano la rete come messaggio e codice di istruzioni e azioni terroristiche. Attenzione, non c’è in quello che scrivo nessuna esagerazione, nessuna enfasi inappropriata. Sulla foto di Allam c’è scritto che ha licenza di dire quello che vuole, su quella di Souad Sbai che è una musulmana nemica di tutti i musulmani, dell’arma fotografata vengono spiegate tutte le caratteristiche tecniche, ai giovani musulmani si spiega che la Costituzione non li protegge, e li si incita all’azione, ripetendo, in nome di Allah, che devono fare quello che dicono. Sono questi i personaggi e i siti che incoraggiano omicidi e indicano i nemici da eliminare, che da mesi seguono in tutti i suoi spostamenti Loredana Gemelli, l’avvocato che ha difeso la memoria di Hina Salem, pakistana trucidata dal padre e dai parenti perché voleva vivere da italiana, che ora difende la parlamentare Sbai, vincendo, contro chi le ha lanciato la minaccia di fatwa, che equivale a istigazione a uccidere, e che ora assisterà anche me. Sono questi i personaggi che hanno costruito l’assassinio in Olanda di Theo van Gogh, che hanno costretto all’esilio la deputata olandese Ayaan Hirsi Ali, che tengono segregate l’85 per cento del mezzo milione di donne musulmane emigrate in Italia, che spacciano il burqa per difesa della tradizione, che praticano la poligamia e fondano moschee illegali gestite da imam illegali. Sono quelli che sognano la riconquista dell’Europa. Sono entrati indisturbati per più di dieci anni, oggi il governo ha cominciato a occuparsi di sicurezza, controlli, rifugiati politici veri e fasulli. È un buon inizio, ma non è ancora sufficiente. Soprattutto guai se la vita dei pochi che stanno in prima fila si dimostrasse davvero non protetta. Certe sconfitte si pagano amaramente. Le informazioni su Usama le potete trovare a questi indirizzi: http://usama-el-santawy.spaces.live.com/default.aspx?sa=194672092:
Il video di istigazione all’azione è http://www.youtube.com/watch?v=bMo-yaUxJUM Il suo Forum è http://www.lunacrescente.forumer.it/search.php?search_author=Usama
Andate a guardare. Cito dal dibattito sul forum: «Cos’è la Costituzione italiana per il musulmano? Nei Paesi a maggioranza di musulmani, è lecito anzi è obbligatorio chiedere e cercare di applicare le leggi di Allah trasmessi nel Corano e la sunna, ma in un paese come l’Italia è chiaro che questa cosa non può essere realizzata e quindi è implicito che bisogna rispettare le leggi e la Costituzione italiana. Fatta questa breve premessa, credo che la Costituzione italiana sia un mezzo temporaneo che deve essere sfruttato al meglio per far valere i nostri diritti da musulmani, in quanto è la stessa Costituzione che garantisce ciò, in più articoli». Non è l’unica cosa da guardare. Bisogna tornare su http://unpoliticallycorrect.ilcannocchiale.it e soffermarsi su questa sequenza: si comincia da un’immagine di Al Zawahiri che inneggia alla Guerra Santa contro i cristiani, si scende e arriva a Bin Laden, capo indiscusso di Al Qaida e finanziatore del jihad fondamentalista, poi ancora giù e compare una mitraglietta con tanto di spiegazione sul modello, sulle caratteristiche. Sembra un invito all’acquisto, un modo per dire: «Comprate che ve ne saremo grati». Ancora più in basso ed ecco l’ultima immagine. È una foto di Souad Sbai, ha gli occhi coperti e una scritta sulla pancia: «È una musulmana nemica di tutti i musulmani».

Ha tutta l’aria di essere la foto di un obiettivo.

Commenti