Stile

Se la tradizione è un trampolino per inventare

Il S.I.H.H., per il secondo anno, ha organizzato uno spazio, denominato «Carré des Horlogers», destinato ad artigiani-creatori e a Maison-laboratori indipendenti. Sono maestri orologiai e aziende, per i quali la tradizione non è una fonte d'ispirazione ma un punto di partenza sul quale basare soluzioni avveniristiche e contemporanee per l'indicazione del tempo. Parliamo di Christophe Claret, Grönefeld, H. Moser & Cie, Hautlence, HYT, Kari Voutilainen, Laurent Ferrier, MB&F, Manufacture Contemporaine du Temps, Ressence, RJ-Romain Jerome, Speake Marin e Urwerk. È quella new age orologiera nata sulla scia del successo di fenomeni come Franck Muller e F.P. Journe, e la cui produzione, sempre contenuta in qualche centinaio di pezzi all'anno, si rivolge a un pubblico selezionato. Dunque, la notorietà non è estesa, ma per gli addetti ai lavori tutti costituiscono una manna dal cielo per dare sfogo alla sete di conoscenza delle infinite potenzialità espressive della meccanica orologiera. E allora, occhio all'indicazione dell'ora digitale sequenziale su prismi mobili di MCT, o al quadrante dell'Eyjafjallajökull-DNA Burnt Lava di Romain Jerome, ricavato dai residui lavici da eruzione dell'impronunciabile vulcano islandese. L'incredibile team di Max Büsser & Friends ha dato vita all'HM7 Aquapod, la cui lunetta fluttuante circonda una capsula (movimento verticale e indicazione oraria su anelli rotanti) che definisce unitamente alle anse mobili e al rotore «tentacolare» un'immaginaria medusa. E ancora, l'ingegnoso sistema messo a punto da Ressence, dove il movimento meccanico di base alimenta un sistema d'ingranaggi orbitali, funzionali alla visualizzazione dell'ora e immersi in un bagno di 37,5 ml di olio, attraverso dei magneti montati sulla ruota dei minuti, per poi passare al Vortex di Hautlence con ore scorrenti su nastro e organo regolatore rotante ogni cambio d'ora, e alla miracolosa idromeccanica dell'ora fluida di HYT. Più vicini a un imprinting classico, ma con elaborazioni d'alta orologeria, Laurent Ferrier, Christophe Claret e Speake-Marin.

FRin

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