Stile

Sei chili in 8 giorni E masticando 40 volte a boccone

Passeggiate, silenzi, borse d'acqua calda e massaggi viscerali: diario di una dieta che nutre di benessere

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All'arrivo mi consegnano una borraccia, una borsa per l'acqua calda e un foglio con orari e informazioni. Scopro così che al centro benessere Vivamayr di Altaussee, cittadina austriaca rinomata per le miniere di sale e per lo sci da fondo, bisogna cenare molto presto. «Il ristorante chiude alle 19 ma se proprio vuole mangiare stasera le abbiamo tenuto in caldo qualcosa» mi dice una gentile signorina bionda che indossa un drindl, il costume tirolese consegnato al mito da Romy Schneider nei film su Sissi. Sono le 21 passate e ho una fame nera. Lo dico alla signorina che mi fa arrivare del brodo e tre gallette di mais. «Mastichi 40 volte ogni boccone e per favore non usi il telefono al ristorante e negli spazi comuni» incalza lei che a questo punto mi ricorda Julie Andrews nei panni dell'istitutrice sorridente ma inflessibile di Tutti insieme appassionatamente. Masticare le gallette è facile anche se a malapena raggiungo le 10 volte a boccone. Con il brodo proprio non riesco anche se penso di metterci un'eternità visto che posso usare solo un cucchiaino da tè. Invece per gli standard di Vivamayr mangio a velocità supersonica: ingozzarsi come un'oca è la prima cosa da evitare per stare bene. I processi digestivi cominciano infatti in bocca e la masticazione è anche un alleato della dieta. Più mastichi e meno fame hai: chi vuole un fisico da gazzella dovrebbe ruminare come una mucca. In camera trovo altre indicazioni oltre alla mia valigia inutilmente piena: a Vivamayr si vive in accappatoio, costume da bagno e tuta da ginnastica, al massimo ti serve qualcosa di comodo e caldo per le escursioni. Gli habitué fanno tutti i giorni il giro del lago: sette chilometri in compagnia di anatre e cigni.

Io farò anche quattro ore di giro guidato sulle ciaspole sulla stessa montagna che in questa stagione è totalmente coperta da narcisi. Pare che l'acqua del rubinetto sia buonissima e piena di ottime proprietà, ma ho comunque tre bottiglie di minerale senza gas vicino al bollitore elettrico che serve per farmi le tisane e riempire la borsa dell'acqua calda. Dovrei poi avvolgerla in un asciugamano bagnato e posizionarla sul fegato (in alto a destra) durante la notte. «Dormirà come un angioletto» dice la solita signorina ma io ne dubito: come fai a dormire con un mappazzone umido addosso? So però che il calore aiuta la funzionalità epatica e allevia l'emicrania da detox. A me di solito viene dopo tre giorni di cura invece ad Altaussee comincia subito: mi sveglio alle sei del mattino con le tempie pulsanti dopo una notte di sonno catalettico. Penso di scendere per la mezz'ora di risveglio muscolare che precede la colazione ma prima devo seguire una serie di regole tipo sciacquarmi la bocca per minimo dieci minuti con un cucchiaio d'olio che ha una funzione antibatterica.

Lo faceva anche la mia tata friulana, un vecchio trucco contadino. Del resto la filosofia di Vivamayr è basata sui principi di Franz Xaver Mayr, un medico vissuto in Austria per 90 anni dal 1875. Si devono a lui i primi studi sull'equilibrio acido/basico del corpo umano, il famoso miracolo dell'alcalinità in cui si spengono le infiammazioni e non si sviluppano i tumori. Inoltre Doktor Mayr aveva scoperto che la nostra salute fisica e mentale è strettamente collegata alla funzionalità del tratto gastro intestinale. Da qui l'idea del massaggio viscerale che riposiziona e stimola gli organi. Viene fatto tutti i giorni dal medico cui sei affidato per la durata del soggiorno. La dieta viene invece studiata in base ai risultati del test kynesiologico che misura le risposte muscolari ai diversi alimenti. Latticini, glutine, pomodori e soia mi mettono ko. Invece le patate mi fanno benissimo e lo zucchero fa male a tutti. «È una specie di droga: più ne mangi e più ne senti il bisogno» spiegano i medici che lavorano in questo lussuoso centro aperto quattro anni fa e recentemente ampliato con una strepitosa palazzina di sole suite. Del resto ad Altaussee vengono regolarmente personaggi come Kate Moss, Victoria Beckham, Riccardo Tisci e Christian Loboutin. Altri ricchi e famosi frequentano regolarmente anche il centro di Maria Worth in Carinzia, inaugurato 15 anni fa dal dottor Harald Strossier che nella seconda metà degli anni Ottanta si è lanciato nell'industria del benessere insieme con Hannes Androsch, imprenditore ed ex ministro delle finanze austriache.

Oltre ai due centri in cui bisogna soggiornare per almeno una settimana, ci sono gli studi medici di Vienna e Londra ma gli specialisti di Vivamayr continuano a seguirti via mail e addirittura su Instagram dove un eccezionale preparatore atletico dispensa consigli quotidiani di allenamento e benessere. La mia prima mattina trascorre tra visite, esami e trattamenti. Mi sento uno zombie e dopo essermi pesata medito seriamente di suicidarmi con una tisana dimagrante. Una paziente inglese (sono la stragrande maggioranza) mi suggerisce di bere il sale di Epsom: un'intera bottiglietta di purgante. Alle 10 se vuoi puoi farti dare del brodo, anche una grossa teiera piena. Alle 11 ho un meraviglioso massaggio di 50 minuti, poi scendo a pranzo e di nuovo non so cosa masticare perché stavolta ho un passato di verdura. Posso averne due porzioni a ogni pasto. A colazione mi danno anche delle proteine: poca roba a dir la verità. Perdo quasi sei chili in 8 giorni e altri due se ne andranno nelle sei settimane successive. Fino al terzo giorno sono un disastro vivente: dormo, piango e arrivo tardi dappertutto. Una sera resto senza cena, o meglio mi danno il solito brodo. Negli ultimi quattro giorni sono un drago: faccio yoga e ginnastica alle sette del mattino, al pomeriggio vado in piscina e poi cammino con lo stesso passo di Heidi ma a farmi ciao non sono tanto le caprette quanto il mal di stomaco, i gonfiori, l'insonnia, la stanchezza, il colorito grigio, l'aspetto flaccido e imbolsito da vecchia carampana. Costo dell'operazione circa 600 euro al giorno.

Difficile chiedere e soprattutto ottenere di più a meno.

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