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Il Senatùr frena Fini: "E' la Lega a portare i voti"

Il Senatùr replica al presidente della Camera che aveva esortato il Pdl a non dare corda al Carroccio. Sull'affaire escort: "Una storia che puzza, c'entra la mafia". Sul caso Facebook coinvolgimenti negati: "Il nostro popolo è troppo intelligente"

Il Senatùr frena Fini: "E' la Lega a portare i voti"

Milano - Umberto Bossi non accetta critiche alla politica sull’immigrazione della Lega Nord da nessuno, neanche dal presidente della Camera, Gianfranco Fini, per il quale il Pdl non deve copiare il Carroccio. "Peccato che i voti li abbia la Lega", gli ha risposto Bossi prima di salire sul palco della festa leghista di Melzo. Poi al microfono ha ribadito il suo ottimo rapporto con Berlusconi:

La replica di Bossi a Fini "Se andassimo da soli arriveremmo magari prima - ha osservato il leader leghista - ma così andiamo più lontano e ci poggiamo su due spalle di giganti, Bossi e Berlusconi". E parlando del premier ha anche aggiunto che certo non farà cadere il governo per la vicende delle feste. Ha spiegato anzi che "la storia delle donne puzza". "Berlusconi - è stato il ragionamento del ministro delle Riforme - è odiato dalla mafia. Ho pensato che la roba delle donne sia per quel problema lì. La legge sul sequestro dei beni dei mafiosi ha fatto loro un male enorme". Quindi ha messo in guardia Berlusconi: "Stai attento perché quelli non perdonano".

L'immigrazione e il nodo libico Il segretario della Lega non ha criticato la visita di Berlusconi in Libia anzi parlando di Gheddafi ha detto che il leader libico "ha dato la parola e l’ha mantenuta" sulla vicenda degli immigrati. "Non vogliamo - ha sottolineato il ministro - che muoiano in mare ma se sono troppi nessuno riuscirà a stargli dietro. Gli stati devono darci una mano". Non basta al senatur l’apertura dell’Unione Europea sulla possibilità di un aiuto per il sovraffollamento delle carceri. "L’Europa continua a parlare - ha detto - ma non dà soldi". Gli immigrati, secondo il segretario della Lega, vanno aiutati "ma a casa loro come ha fatto ad esempio il Carroccio aprendo un ospedale in Costa D’Avorio". E di avere una moschea a Milano non ha alcuna intenzione. "Spero di no", ha detto rispondendo ai giornalisti.

Bossi ha quindi tenuto a sottolineare che la Lega Nord non ha nulla a che fare con il manifesto apparso sulla pagine ’Lega Miranò di Facebook che definiva la tortura dei clandestini come legittima difesa e ha aggiunto che "per fermare la valanga di consensi della Lega si inventano le cose".

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