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Il Senatùr zittisce i frondisti del Pdl: "Senza Berlusconi chi porta i voti?"

A Varese il Senatùr vede il suo candidato nominato segretario provinciale. A margine dell'elezione, Bossi frena sul condono: "Forse vogliono i soldi per fare nuove leggi ma non ne so di più". E sui frondisti del Pdl: "Senza Berlusconi non prendono voti"

Il Senatùr zittisce i frondisti del Pdl: 
"Senza Berlusconi chi porta i voti?"

Proprio oggi che incassa una vittoria interna al Carroccio con la nomina del suo candidato Maurilio Canton a segretario provinciale della Lega di Varese, Umberto Bossi riapre la discussione sul condono spiegando di non capire per quale motivo debba essere fatto: "Forse vogliono i soldi per fare nuove leggi ma non ne so di più". Ad ogni modo il Senatùr mette in riga i frondisti del Popolo della Libertà e chiede una maggiore unità.

Bossi non crede all'esistenza di una fronda interna al Pdl che potrebbe staccarsi da Silvio Berlusconi e correre da sola. "Può essere tutto, ma senza Berlusconi dove vanno?, si chiede il leader della Lega parlando a margine del Congresso di Varese. "E se Berlusconi dovesse lasciare - continua nel ragionamento il Senatùr - chi piglia i voti, Scajola?". Il leader del Carroccio è anche tornato a parlare di legge elettorale. "La gente vuole scegliere il candidato - spiega il Senatùr - quindi non sceglie più il partito ma le persone e quindi bisogna trattare con tutti e poi vediamo". Per Bossi, infatti, "prima bisogna fare la legge elettorale", in un secondo momento il governo deve ridurre il numero dei parlamentari, riforma che il ministro Roberto Calderoli ha già presentato la legge in Consiglio dei ministri.

Bossi assicura che sul tema della riforma della legge elettorale non si discosterà dagli alleati di governo. A chi infatti gli chiede quale modello preferisce, il leader della Lega spiega che se ci sarà una modifica sarà "come la vogliono gli alleati, perché per approvare la legge bisogna avere i numeri altrimenti non passa". Al ministro delle Riforme è stato dunque chiesto se auspichi un ritorno al Mattarellum. "Secondo me il vero problema è che la gente oggi vuole scegliere il candidato, quindi non sceglie più il partito ma le persone: questo è quello che emerge nel campo politico - ha aggiunto Bossi a margine del congresso provinciale di Varese - qualche anno fa, tutti erano convinti che poi i vari candidati per fare le elezioni andavano a farsi dare i soldi e a rubare, quindi avevano fatto la legge.

Ma oggi si sono ricreduti tutti, e quindi bisogna trattare con tutti e poi vediamo".

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