Cronache

Serie 1, l’auto che viaggia in strada e in rete

(...) a sintetizzare la magnifica ascesa di un marchio che in Italia «nei primi 5 mesi del 2011 - dettaglia - tra Bmw e Mini fa un +11 per cento contro un -15 registrato dal mercato dell'auto». Il segreto? «Abbiamo pianificato un ulteriore sviluppo delle proposte e stiamo entrando in un concetto di mercato e mobilità ancora impensabili». Sta riferendosi all'auto elettrica attesa per il 2013: l'ibrida sportiva e soprattutto l'elettrica pura, quattro posti, in fibra di carbonio. Ma la strategia è votata alla «centralità del cliente e all'attenzione delle sue necessità non solo per la definizione del prodotto, ma anche nella fase logistica e della commercializzazione. Il 2010 è stato un anno record - annuncia Solero - e, investendo sempre in ricerca e sviluppo, ci aspettiamo di superarlo». Con il contributo della nuova Serie 1 seconda generazione, che con la prima ne hanno venduto 85.000 in sette anni.
Ad Antonio Barba, presidente del Cda Gruppo Autobi, brillano gli occhi. Deve parlare al posto dell'on. Sandro Biasotti impegnato al Parlamento. Ecco la nuova Serie 1 pronta ad aggredire il mercato e Autobi che salta a bordo per festeggiare il suo primo anno di attività. Con festissima a Villa Lo Zerbino. Flash di rito e quel viaggio di tecnologia in bellezza che ne scopre innovazione e traduce filosofia. È la nuova edizione di quel modello nato per avvicinare i giovani al marchio. Intatta nel concettuale del top di gamma, la Serie 1 resta l'unica automobile a trazione posteriore nella categoria d'appartenenza. Disponibile in cinque porte, linea slanciata e coda filante, design sofisticato su linee sportive e dinamiche, mantiene le tipiche proporzioni Bmw e le superfici modellate con attenzione al particolare. Look giovane e vivace sottolineato da dettagli che ne esaltano carattere e posizionamento premium. Per la prima volta la gamma di motorizzazioni della Serie 1 comprende esclusivamente motori a benzina e diesel dotati della nuova tecnologia Twin Power Turbo. E soprattutto è ancora all'avanguardia nell'applicazione della tecnologia EfficientDynamics: prima auto nel suo segmento con cambio automatico a otto rapporti disponibile come optional, funzione Start/Stop automatico in combinazione sia col cambio manuale che automatico, e Modo Eco Pro. Eccezionale il comfort di guida e la maneggevolezza dovuti a trazione posteriore e ripartizione ottimale di masse e sospensioni. Più agilità e maggiore sicurezza per gli occupanti grazie alla struttura particolarmente rigida della scocca; e protezione pedoni ottimizzata dal cofano motore attivo. Interni giocati sul raffinato di qualità e dovizia di sistemi di assistenza del guidatore che può godere della telecamera di retromarcia , dell'avvertimento di rischio di tamponamento, della regolazione della velocità con funzione frenante, dell'utilizzo di internet, integrazione ampliata di smartphone e music player, ricezione di web radio e utilizzo di Facebook e Twitter. Non è stata ancora sezionata dalla stampa specializzata, flirta con il suo futuro driver, promette il top e accessibilità, sarà disponibile a settembre e parte dai 26.800 euro per arrivare al top di gamma a 33.850 euro. Ad oggi ne circolano due a riempire occhi e sogni di prestazione. Giusto un assaggio a ribadire la politica di un brand in controtendenza. Che nel 2010 ha raggiunto volumi di vendita di 1,46 milioni di auto e oltre 110mila moto nel mondo. Un successo fondato su una prospettiva di lungo periodo e l'urgenza di ricalibrare il tiro. Che significa oggi eco-compatibilità; non è un caso che negli ultimi sei anni il Bmw Group è stato riconosciuto leader di settore nel Dow Jones Sustainability Index.

E a Genova ha scelto Autobi.

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