Roma

Settimana del cervello: premiato il Tasso per il progetto sulle Neuroscienze

Il riconoscimento va al liceo romano nell'ambito della Settimana Mondiale del Cervello. La manifestazione, che si è aperta il 15 e si chiuderà il 22 marzo, è promossa dlla Federazione delle Società Europee di Neuroscienze (Fens).

Premiato il liceo Tasso nell'ambito della Settimana Mondiale del Cervello. Alla manifestazione, che si è aperta il 15 e si chiuderà il 22 marzo, quest'anno ha aderito, per la prima volta, oltre alla Federazione delle Società Europee di Neuroscienze (Fens), anche la Società italiana di neurologia (Sin). Tra le iniziative Neurologia a Porte Aperte, un progetto che prevede visite dei reparti e dei laboratori ospedalieri e universitari, per far conoscere il lavoro dei neurologi sia dal punto di vista delle possibilità diagnostiche e assistenziali sia da quello delle linee di ricerca seguite; dibattiti e conferenze in cui si affrontano temi di interesse scientifico, sociale e culturale che abbiano un risvolto nell'ambito delle neuroscienze. E ancora seminari, lezioni e giochi per gli studenti delle scuole come ad esempio la dimostrazione del funzionamento del sistema nervoso
In particolare il Liceo Torquato Tasso di Roma verrà premiato con un finanziamento dalla Federazione delle Società Europee di Neuroscienze per il progetto Le Neuroscienze e i nuovi modelli di apprendimento che culminerà in un incontro che si terrà domani mattina presso l'aula magna dell'istituto. La professoressa Maria Luisa Eboli, ex-alunna del Liceo Tasso, docente presso la facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Università Cattolica di Roma, illustrerà agli studenti La relazione didattica nell'era digitale: il contributo delle neuroscienze per nuovi modelli di apprendimento e insegnamento.
La neuroeducazione è una branca emergente delle neuroscienze: studia i processi di apprendimento e la loro modulazione con valenza applicativa in ambito educativo. Le ricerche in questo campo, oggetto di recenti dibattiti comparsi su riviste internazionali quali Nature e Science, si stanno sviluppando attraverso reti collaborative internazionali che operano a vari livelli, dal bio-fisio-patologico allo psico-cognitivo-educativo. La professoressa Eboli si interessa in particolare dei meccanismi biologici operanti negli effetti dell'educazione sulla salute a livello individuale. È una delle sostenitrici dell'ipotesi di una relazione diretta tra apprendimento scolastico nell'adolescente, aumento di plasticità sinaptica a livello dei circuiti cerebrali di apprendimento e memoria, e modulazione positiva dell'asse dello stress. In sintesi: Studiare fa bene alla Salute.
La docente affronterà con una prospettiva che integra pedagogia, neuroscienze e medicina due temi emergenti nella Scuola del Terzo Millennio: il primo relativo all'identikit cognitivo-emozionale e al trend di salute della generazione dei "Digitali nativi"; l'altro relativo alla necessità di sviluppare nuovi modelli di apprendimento-insegnamento che coinvolgano attivamente gli studenti di questa generazione e che siano finalizzati al miglioramento della relazione ed efficacia didattica.

Previsto anche un intervento di alcuni alunni del Liceo che hanno avuto la possibilita' di approfondire l'anatomia e la fisiologia del sistema nervoso preventivamente con il Professor Antonino Cattaneo, anch'egli ex-alunno del Tasso e oggi professore ordinario di Fisiologia alla Normale di Pisa.

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