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Shalit trasferito in Egitto Israele preme su Hamas: vogliamo subito risposte

Appeso alle divergenze su 15 nomi l’ipotesi d’uno scambio di prigionieri fra Israele e Hamas per la liberazione di Ghilad Shalit. Il caporale sarebbe stato trasferito in Egitto, ma fonti vicine ad Hamas negano

Shalit trasferito in Egitto 
Israele preme su Hamas: 
vogliamo subito risposte

Tel Aviv - E' appeso alle divergenze su 15 nomi l’ipotesi d’uno scambio di prigionieri fra Israele e Hamas per la liberazione del caporale Ghilad Shalit, ostaggio da oltre 3 anni degli islamico-radicali palestinesi nella Striscia di Gaza. Lo riferiscono oggi media arabi e israeliani, mentre fonti di Hamas negano categoricamente che Shalit possa essere già stato trasferito in Egitto, come rimbalzato dal Kuwait.

L'accordo coi palestinesi L’accordo dovrebbe riguardare centinaia di palestinesi detenuti in Israele, inclusi 450 condannati per gravi fatti di terrorismo, destinati a uscire dal carcere in cambio di Shalit. La mediazione attribuita in queste ore a un misterioso negoziatore tedesco - unitosi nei mesi scorsi agli intermediari egiziani - resta tuttavia incagliata su almeno 15 nomi. Secondo l’edizione online di Haaretz, si tratta di una decina di figure simbolo di Hamas, di un paio di donne coinvolte in attentati particolarmente sanguinosi e di leader di altre fazioni palestinesi come Marwan Barghuti (Al Fatah), condannato a 5 ergastoli in Israele per le violenze della seconda Intifada. Figure su cui il governo israeliano esita, subordinandone la liberazione quanto meno a un periodo d’esilio dai Territori palestinesi. E su cui, nel caso specifico di Barghuti, pesa il ’nò espresso ieri a ogni ipotesi di scarcerazione dal ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman.

Il trasferimento in Egitto Secondo il quotidiano kuwaitiano Al Jarida, il movimento radicale palestinese Hamas avrebbe trasferito Giald Shalit in una località sicura e segreta in Egitto, accompagnato dal capo dell’ala militare di Hamas, Ahmed Jabari, e da uno dei leader di Hamas, Mahmoud Zahar. Israele è ancora in attesa di una risposta ufficiale di Hamas alla proposta del mediatore tedesco sullo scambio di prigionieri con il movimento palestinese.

Il gruppo radicale si è impegnato a chiarire la sua posizione in pochi giorni.

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