Cultura e Spettacoli

Tra shock e divulgazione: arrivano a Roma i corpi del «dottor Morte»

Alle Officine Farneto fino al 12 febbraio 2012 la mostra «Body Worlds»: esposti venti cadaveri trattati con il metodo della plastinazione inventato dall'anatomopatologo tedesco von Hagens, che blocca la loro decomposizione. Lui: «È scienza». I suoi detrattori: «No, violazione della dignità umana e commercio di cadaveri»

Trentatré milioni di visitatori e tante polemiche. Dovunque arriva Body Worlds, la mostra dedicata al corpo umano che porta in giro per il mondo i frutti dell'opera di Gunther von Hagens, anatomopatologo tedesco inventore della «plastinazione», fa discutere. Anche se a Roma, dove la mostra ha aperto nei giorni scorsi in una location assai à-la-page, le Officine Farneto a due passi dallo stadio Olimpico,tutto sommato il dibattito etico che questa esposizione ha stimolato è piuttosto smorzato. Non lo è invece il successo, sempre da grandi numeri. Ed eccoli, questi numeri: 33 milioni di visitatori - 11 milioni solo in Europa, 12 milioni in America e 7 milioni in Asia - in più di 60 città del mondo, senza contare le 13mila persone attualmente registrate come donatori di corpo all'Istituto di Plastinazione di Heidelberg.
Prima di tutto bisogna spiegare che cos'è la plastinazione. A spiegarlo è lo stesso von Hagens. «È una tecnica che consente di bloccare la decomposizione del corpo deceduto e di produrre preparati solidi, inodori e di duratura conservazione, destinati alla formazione scientifica e medica». In pratica si sostituiscono ai liquidi corporei dei polimeri di silicone, di fatto «plastificando» il corpo umano. Ed è proprio questo l'argomento che ha attirato al «dottor Morte», come è stato ribattezzato von Hagens, le accuse di violazione della dignità umana, di disturbo della quiete dei defunti e di commercializzazione di corpi. Accuse dalle quali lui e la sua équipe si difendono sottolineando l'intento scientifico e divulgativo dell'esposizione «dove si possono trovare tante informazioni sull'anatomia umana e toglierci curiosità che avevamo fin da bambini. C'era diffidenza all'inizio perché la rappresentazione della morte non è mai stata molto estetica, ma più che una mostra sulla morte è un'esibizione sul corpo umano».
C'è da dire che effettivamente la mostra è piuttosto scioccante, perché davvero consente di vedere il corpo umano come non l'avevamo mai visto. Alle Officine Farneto sono in mostra oltre 200 organi e sezioni, 20 corpi interi plastinati e in più un percorso tematico a parte destinato al cuore. E la tappa romana ha, secondo l'ideatore della mostra, un valore particolare: «Portare "Body Worlds" a Roma - dice von Hagens - somiglia ad un ritorno a casa, perché la mostra si pone fermamente nella tradizione dello studio dell'anatomia umana, che è iniziato con il Rinascimento».
In via dei Monti della Farnesina 77 fino al 12 febbraio 2012.

Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20 (ingresso consentito fino alle 19) e il venerdì fino alle 22 (ingresso consentito fino alle 21).

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