Medicina

Si diffondono in Italia i robot chirurgici

I robot sono ormai presenze consuete nelle sale operatorie italiane. Il nostro Paese, con 54 robot da Vinci installati in diversi ospedali dalla Valle D'Aosta alla Sicilia, è terzo in Europa per numero di robot-chirurghi dopo Germania e Francia e ai primi posti per numero di procedure: dall'inizio del 2012 sono già stati operati dal bisturi robotico oltre 1500 pazienti e nel 2011 la cifra ha sfiorato i 7000 interventi, con un incremento rispetto all'anno precedente del 40 per cento. Purtroppo i costi per mettere in funzione un robot-chirurgo sono molto elevati: un robot da Vinci di ultima generazione costa infatti oltre tre milioni di euro, a cui si aggiungono costi medi di manutenzione annuale di circa centomila euro; un intervento in chirurgia robotica, di conseguenza, costa in media da due a tre volte di più rispetto a un'operazione standard.
Per contenere le spese offrendo però la massima qualità nelle procedure al maggior numero di pazienti è appena partito in Toscana il primo progetto pilota italiano di un Polo regionale di chirurgia robotica: la Toscana, con 8 robot-chirurghi presenti nelle principali città, è infatti una delle regioni in cui questa tecnologia è stata maggiormente seguita e sviluppata. Così proprio da qui parte un'innovativa rete di robotica chirurgica che in un prossimo futuro potrebbe essere applicata anche in altre Regioni. Si vuole standardizzare i comportamenti creando così i presupposti per una migliore applicazione clinica di tutti i robot-chirurghi toscani così da razionalizzarne l'impiego e consentire, oltre a una riduzione degli alti costi di gestione, una maggiore appropriatezza d'uso e l'accesso alle procedure ad un numero più elevato di pazienti.
Il robot-chirurgo da Vinci è uno strumento all'avanguardia che consente di effettuare interventi ad alta complessità con tecnica chirurgica mininvasiva anche in pazienti che altrimenti dovrebbero essere operati con interventi standard. La chirurgia robot-assistita garantisce una riduzione del sanguinamento, del dolore, delle complicanze post-intervento assicurando al malato un ritorno più rapido alle attività quotidiane, con una riduzione media della degenza ospedaliera di due-tre giorni.

Il robot viene oggi utilizzato in molte discipline chirurgiche, dalla urologia, ginecologia, chirurgia toracica fino alle più recente applicazione in otorinolaringoiatria con risultati incoraggianti .

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