Cronaca locale

Si pente e rende l’opera di Martini rubata 20 anni fa

Sembra una favola di Natale, invece è un fatto vero. Che però ha dell'incredibile. Ieri pomeriggio un signore telefona al Palazzo della Permanente, dove è in corso una grande mostra di Arturo Martini. Il signore non dice chi è e parla con una voce calma, senza inflessioni dialettali. «Sentite - dice pressappoco - sono in possesso di un'opera di Martini che è stata rubata anni fa, e che avevo comprato. Ho visto la mostra e ho deciso di restituirla. Ve la lascio davanti all'ingresso». Dall'altra parte del filo si pensa a uno scherzo e si riattacca. Figuriamoci se può essere vero. Dev'essere una bufala come accadde qualche tempo fa, quando qualcuno disse che aveva ritrovato L'urlo di Munch, e poi si era scoperto che era una crosta. Il signore, comunque, non si dà per vinto. Telefona all'Ufficio Stampa della mostra e insiste che vuole restituire l'opera. Intanto qualcuno provvede a verificare: l'opera, davanti alla Permanente, c'è davvero. È Gli amanti a cavallo: una piccola terracotta del 1932, acquistata dalle Civiche Raccolte d'Arte di Milano nel 1933, e rubata nel giugno 1997 a Palazzo Reale, dove allora si trovava il Cimac.
Si può immaginare la sorpresa. Viene chiamata la polizia, il responsabile del Cimac Luigi Sansone, altri addetti ai lavori. Intanto, non contento, l'anonimo signore telefona anche all'assessore alla Cultura di Milano, Vittorio Sgarbi: vuole sincerarsi che l'opera sia stata ritrovata e sia in buone mani. No, non intende dire il suo nome. Gli basta che la terracotta sia restituita al museo, alla città, all'artista.
E adesso? A questo punto Gli amanti a cavallo verrà esposta in mostra: ci vorranno i tempi tecnici per assicurarla e collocarla, ma presto sarà visibile a tutti. E si tratta di un'opera deliziosa: anch'essa sembra una fiaba, degna dell'accaduto. Non per niente Martini diceva: «Io sono l'uomo delle favole». Si tratta di due innamorati a cavallo, che si stringono in un abbraccio. In mostra, alla Permanente, c'è già un'altra scultura, Il bosco, che rappresenta, per così dire, il lieto fine degli Amanti a cavallo: si vede l'animale e un folto d'alberi, dove i due innamorati si sono nascosti per trovare un momento di intimità. Adesso si potrà vedere il «primo tempo» di quella storia d'amore in terracotta. Più favola di così..

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