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Si ribella a una rapina Tabaccaia in fin di vita

Aggressione nel Ferrarese. La donna, di 64 anni, è stata colpita al capo con una pistola giocattolo

da Ferrara

Un colpo in testa, preso dal calcio di una pistola giocattolo di un rapinatore, e una donna di 64 anni è in rianimazione, in condizioni gravissime. Napoletana, Maria Di Domenico è stata aggredita venerdì sera, verso le 18, nella sua tabaccheria, a Casumaro. Siamo in provincia di Ferrara, vicino a Cento, al confine con la provincia di Modena, appena fuori dal centro abitato, in via Correggio.
La donna era sola nel suo locale, ed è possibile che di fronte alla richiesta di soldi abbia reagito. Il rapinatore potrebbe avere picchiato troppo forte con la pistola giocattolo e poi essersi spaventato di fronte al sangue che usciva copioso dalla testa della vittima. Fatto sta che se n’è andato senza portare via nulla: in cassa sono rimasti un centinaio di euro, valori bollati, sigarette e altri oggetti costosi non sono stati toccati. A dare l’allarme è stato il figlio della tabaccaia, Alfonso, 35 anni, che rientrava dal lavoro a Finale Emilia e l’ha trovata dietro il bancone in una pozza di sangue. Ha chiamato il 118 e i carabinieri.
La signora è stata trasportata al pronto soccorso di Cento e dopo i primi accertamenti all’ospedale Sant’Anna di Ferrara, poi è stata operata nel Reparto di neurochirurgia.
«Una ventina d’anni fa - racconta il figlio - era già stata sottoposta a un intervento chirurgico, proprio alla testa. Sfortunatamente è stata colpita una o più volte proprio in quel punto, in cui la calotta cranica era rimasta più sottile».
Ora il timore dei medici è che la donna non si risvegli più dal coma: «Purtroppo le condizioni sono ancora molto gravi».
Coordinati dal pm Simone Purgato, i carabinieri della compagnia di Cento e del reparto operativo di Ferrara fanno appello a eventuali testimoni o a chi avesse notato qualche particolare significativo.
Fuori e dentro la tabaccheria sono stati ritrovati frammenti di una pistola giocattolo, con tracce di sangue: il colpo inferto con il calcio della finta arma è compatibile con le ferite al cranio, i reperti saranno analizzati dal Ris di Parma. C’è l’ipotesi che il rapinatore non fosse solo, che una seconda persona facesse da palo, in macchina.
Originaria di Sant’Antimo, Maria Di Domenico gestisce la tabaccheria intestata al marito, Gerardo Aversa. Pochi anni fa avevano rilevato un bar a Reno Centese, poi avevano aperto la tabaccheria a Casumaro, nei locali dove prima c’era una latteria. Adesso è in coma e lotta per la vita. Gli stessi inquirenti indagano su un altro fatto in sangue in zona, a Pilastri. Un marocchino di 34 anni, Aassal Omar, è stato colpito a freddo, con diverse coltellate, probabilmente nel corso di una spedizione punitiva, mentre si trovava in un forno. Residente a Mirandola (Modena), è ricoverato in condizioni gravissime all’ospedale di Pieve di Coriano, nel Mantovano.
Al momento dell’accoltellamento il fornaio era in un’altra stanza, non ha visto nulla: è corso fuori richiamato dal rumore, mentre l’aggressore stava fuggendo. I due episodi cruenti, avvenuti quasi alla stessa ora, non sono collegati ma aumentano l’allarme sociale in Emilia.

Secondo un sondaggio, soltanto il 30% dei cittadini ritiene Ferrara una città sicura.

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