Cronaca locale

Si strozza con la sorpresa, sequestrate le patatine

Un pomeriggio come tanti per Marco, 7 anni. Merenda con le patatine. Quelle con la sorpresa. Un pomeriggio che ha rischiato di trasformarsi in tragedia. Perché Marco stava proprio armeggiando con il giochino trovato nella confezione di patatine Wacko's, una piccola trombetta, quando nel tentativo di estrarre il fischietto che si era incastrato lo ha inavvertitamente inspirato. Il fischietto si è dapprima bloccato in trachea, poi grazie all'intervento tempestivo della nonna che per fortuna conosceva le tecniche di sbloccaggio, l'oggetto è stato rimosso dalle vie respiratorie, ma è stato ingerito dal bambino. Marco è stato portato al pronto soccorso dove L’hanno tenuto in osservazione. Lieto fine per lui, ma non per le Tifo Trombetta delle Wacko's per le quali i Nas di Milano hanno disposto l'immediato ritiro dal commercio. Milioni di sacchetti di patatine in tutta Italia sono così finiti in discarica. E i genitori del bambino, dimesso dall'ospedale, hanno sporto denuncia alla Procura. La segnalazione dell'incidente al bambino è poi finita sul tavolo del ministero della Salute che ha inserito le TifoTrombetta tra i giocattoli pericolosi per rischio soffocamento e ha diramato un comunicato per mettere in guardia i consumatori.
La trombetta, made in China, aveva ricevuto le certificazioni necessarie per essere messa in commercio (certificato Ce rilasciato dall'Istituto italiano sicurezza giocattoli), presentato dalla stessa ditta importatrice, la San Carlo. Ma ora è polemica sulle sorpresine contenute in patatine, ovetti o altro che ingolosiscono i bambini più del prodotto commestibile, ma che spesso sono composte da parti o pezzetti troppo piccoli e pertanto pericolosi. La trombetta in questione per esempio si può dividere in due parti che possono essere ingerite e provocare soffocamento. Sulle istruzioni abbinate al prodotto si dice che il gadget non è adatto a bambini al di sotto dei 36 mesi, tuttavia il pericolo interessa anche i più grandi.
Il giocattolo è stato considerato non conforme ai requisiti di sicurezza previsti e pertanto ne è stato disposto il ritiro dal mercato.
«Ci dispiace molto per l'incidente avvenuto al bambino. Possiamo assicurare però che tutto quello che esce con il nostro marchio, come la trombetta in questione, ha sempre le certificazioni previste - spiega Maria Novella Valle del gruppo San Carlo -. La trombetta era da schiacciare con le mani, non c'era nessun motivo per avvicinarlo alla bocca. Ci sono situazioni che attengono alla sfera della responsabilità parentale e sulle quali ovviamente non possiamo intervenire. Per sicurezza abbiamo comunque deciso di ritirare tutti i sacchetti dal mercato. Inoltre abbiamo avvisato tutti i rivenditori di restituirci la merce».


«L'istituto superiore di sanità ha accertato che il giocattolo non è composto da una sola parte amovibile come riportato nel report del prodotto, bensì da due parti distinte innestate una sull'altra - si legge nella relazione che ne ha disposto il sequestro - molto semplici da separare».

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