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Si vuole la corrida? Allora è normale ci scappi il morto

Egregio direttore, un torero muore durante una corrida, e una volta tanto che vince il toro in Spagna ci si interroga sull'utilità di un simile spettacolo. Meglio tardi che mai, ma c'era bisogno che ci scappasse il morto, fregandosene di tanti tori massacrati in modo crudele, per capire che certi spettacoli appartengono al Medio Evo e non ad un mondo civile?

Giuliano Mancone

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Amo e rispetto gli animali ma non sono tra quelli che mettono sullo stesso piano la vita di un essere umano e quella di un toro. Penso però che la crudeltà debba essere bandita, e chi si ostina ad applicarla deve accettare le conseguenze. Se la corrida è una sfida all'ultimo sangue tra un uomo e un animale, non vedo perché il risultato debba essere scontato. E non basta truccare la partita, come avviene nelle arene spagnole, a favore dei toreri per garantirsi la certezza della vittoria. Anche nelle venationes dell'antica Roma, variante povera delle sfide tra umani nell'arena del Colosseo, capitava che la tigre o il leone avessero la meglio sul gladiatore di turno. Per fortuna noi, più velocemente di altri, abbiamo trovato altri modi per divertirci nei fine settimana o durante le feste comandate. Duemila anni dopo invece, in Spagna, quella disgustosa barbarie si ripete e nessuno sa spiegarsi il perché.

Quindi, olé toro.

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