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Sicurezza, Berlusconi: "Più soldati nelle città"

Il premier propone di fare una riforma della sicurezza. E spiega: "La deterrenza ha funzionato, da 15 giorni non sbarca un clandestino sulle nostre coste". Franco Debenedetti: "Il Pd boicotta le riforme. Non lo voto"

Sicurezza, Berlusconi: "Più soldati nelle città"

Firenze - "Estenderemo la presenza dei militari nelle varie città italiane per garantire la sicurezza". A Firenze per sostenere la candidatura di Giovanni Galli, il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi ha annunciato l’intenzione di fare "una grande riforma della sicurezza in Italia". E rilancia il cammino del Pdl in Europa, cammino che i sondaggi danno al 43-45%: "L’Europa ha creato una montagna di difficoltà per chi intraprende e rischia. Potremmo rimediare a questa situazione".

Riformare la sicurezza "Per la sicurezza vogliamo fare una grande riforma in Italia", che prevede l’utilizzo di ancora più militari nelle città. "Abbiamo centomila uomini, di cui 9mila impegnati in operazioni di peacekeeping, che poi per essere ricambiati arrivano a circa 30mila - ha spiegato il premier - ce ne restano 70mila, che si sentono più utili se li usiamo per il bene del paese". Berlusconi ha ricordato "l’utilizzo di circa 3mila militari per la sicurezza nelle città. Un esperimento gradito dalla cittadinanza e dai militari stessi. Abbiamo intenzione di andare avanti così".

Frontiere blindate "La deterrenza ha funzionato, sono quindici giorni che non sbarca un clandestino sulle nostre coste", ha detto Berlusconi sottolineando che "il precedente governo di sinistra aveva diffuso la notizia in Medio Oriente che le frontiere italiane erano aperte a chiunque. Il premier spagnolo mi ha detto che l’anno scorso loro hanno respinto 8mila clandestini". "Noi i clandestini li portiamo nei Cie da dove vengono rispediti nei loro paesi - ha ricordato il premier - per questo abbiamo deciso di avvicinare invece i loro barconi, li assistiamo con cibo, acqua e medicine, e li portiamo sulle coste dei paesi da cui sono partiti. La deterrenza ha funzionato sono quindici giorni che non sbarca un clandestino sulle nostre coste".

L'impegno in Europa "Dobbiamo dare un drizzone all’Europa. L’Europa ha creato una montagna di difficoltà per chi intraprende e rischia. Potremmo rimediare a questa situazione". Secondo Berlusconi, Il Popolo della libertà "potrà essere il primo partito nel Ppe ed essere quindi decisivo nelle decisioni che assumerà il Parlamento europeo". "Il Parlamento europeo ha il difetto di legiferare su tutto - ha aggiunto il Cavaliere - dalla lunghezza del gambo dei carciofi alla curvatura dei cetrioli. Lacci e lacciuoli per imprenditori italiani". Stando agli ultimi sondaggi, infatti, il Pdl è fra il 43% e il 45%. "In questa campagna elettorale c’è un’assenza nessuno parla dell’Europa - ha sottolineato Berlusconi - invece abbiamo una grande opportunità da cogliere, perchè se avremo il 43-45% che ci danno i sondaggi come Pdl, potremmo avere il gruppo numericamente più importante del Ppe, che a sua volta è il partito di maggioranza relativa nel Parlamento europeo".

Le accuse alla sinistra "C’è una grande stanchezza dei cittadini di Firenze" per come sono stati governati "negli anni passati. Qui c’è una sinistra senza progetti, che pensa solo al mantenimento del potere". Berlusconi ha presentato Galli come "una persona capace e di una straordinaria umanità". "Sono qui per sostenere la sua candidatura a sindaco di questa splendida città d’arte, patrimonio dell’Umanità". Non solo. Indice puntato contro il centrosinistra anche per quanto sta succedento nel capoluogo partenope: "A Napoli funziona tutto, in tema di smaltimento dei rifiuti, nonostante qualche fotografia di pacchetti di immondizia elettorale lasciati dalla sinistra". E continua: "A Napoli invece va tutto bene lo smaltimento dei rifiuti continua come da programma".

La situazione in Abruzzo "In Abruzzo entro fine novembre ci saranno 63mila persone sotto un vero tetto", ha annunciato il presidente del Consiglio. Quanto alla tempistica per i prossimi mesi "entro il 15 settembre è nostra intenzione consegnare abitazioni a tremila persone, ed entro il mese di novembre 15 mila persone avranno abitazioni vere e ammobiliate". Secondo Berlusconi, quindi, "circa il 53% delle abitazioni sono agibili e, già dalla prossima settimana, le famiglie potranno tornare". Per il premier un altro 10% di abitazioni "sarà agibile dopo i lavori da terminare entro 30 giorno. Quindi - ha ribadito - entro fine novembre complessivamente 63 mila persone saranno sotto un vero tetto.

Qeusto non è mai successo ed è anche una sfida pericolosa perchè se non saremo capaci di farlo potremmo fare brutte figure ma - ha, infine concluso - sono convinto che noi ci riusciremo".

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