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La Signora rassegnata perde l’ultimo treno: ed è ancora Roma-Inter

Le prodezze di Vucinic e Taddei valgono la semifinale di coppa Italia Bianconeri mai pericolosi. Negato nel finale un rigore a Del Piero

La Signora rassegnata perde l’ultimo treno: ed è ancora Roma-Inter

Torino - Un'altra dolce vendetta per Claudio Ranieri: la Roma elimina la Juventus nei quarti di finale di coppa Italia (2-0), ringrazia i super gol di Vucinic e Taddei e rende la stagione bianconera già fallimentare. Almeno fino a questo punto: fuori dall'Europa League, fuori dalla "coppetta" e a meno nove dal Milan in campionato, i bianconeri rischiano altri mesi di nulla e nervi a fior di pelle.
Delneri si inventa una Juve senza Aquilani, Krasic e Marchisio affidandosi ai muscoli di Sissoko e Melo, oltre che alla freschezza presunta di Martinez e Pepe: Ranieri risparmia Borriello e chiede a Menez di stare il più vicino possibile a Vucinic. Comincia meglio la Roma, più a suo agio nel palleggio e pericolosa prima con Burdisso su azione d'angolo e poi con un destro di Vucinic parato da Storari. La Juve fatica a uscire, visto che i due centrali di centrocampo toccano il pallone come se avessero due ferri da stiro al posto dei piedi: gli esterni non hanno un pallone giocabile, Del Piero prova a cucire qualcosa ma Amauri (senza mascherina) non lo aiuta granché e allora la partita la fanno soprattutto i giallorossi.
Poco bel calcio e qualche calcione di troppo. Il fatturato del primo tempo è davvero scarso, visto che con il passare dei minuti anche la ricerca del gioco nello stretto della Roma si rarefà. Per scaldare l'ambiente, Del Neri manda a corricchiare Krasic sotto la curva, ma da là il serbo non può incidere e nel frattempo Martinez inanella stop sbagliati e passaggi imprecisi. Spettacolo povero, insomma: zero occasioni da gol e nessuna giocata degna di nota se si eccettuano un paio di sgroppate di Menez. Per dirla con Delneri, «questo passa il convento e comunque i miei giocatori sono i migliori d'Italia». Contento lui, contenti (più o meno) tutti.
Con Krasic in campo al posto del solito imbarazzante Amauri, Martinez va a fare coppia con Del Piero mentre dall'altro lato Borriello subentra a Menez, toccato duro e costretto a uscire nell'intervallo. Il Bel Marco pennella subito un assist per Simplicio, ma il colpo di testa è debole e allora si va avanti per inerzia: primo non prenderle, sia nel senso di botte che di gol. Tanto per cambiare si fa male uno juventino: fuori Pepe, dentro Iaquinta (al rientro dopo quasi un mese) e Martinez viaggia di nuovo sull'esterno. Nel nulla più assoluto, arriva il bagliore che illumina la serata: De Rossi pesca Vucinic sulla sinistra dopo un clamoroso errore di posizione di Motta: il destro a giro del montenegrino finisce all'incrocio opposto per una giocata da applausi. La Roma potrebbe anche chiudere la partita, ma Storari è prodigioso nel dire no a Mexes regalando così un minimo di speranza ai suoi: più che mezze risse però non ne escono (e Del Piero va giù in area, trascinato proprio da Mexes, ma l’arbitro sorvola), Julio Sergio non fa una parata che sia una e la Roma si guadagna con merito la semifinale contro l'Inter festeggiando anche la girata al volo di Taddei che chiude il match.
Nel tardo pomeriggio di oggi, la Juve presenterà comunque Andrea Barzagli (300.000 euro al Wolfsburg, contratto fino al 2013 al giocatore), quinto campione del mondo del 2006 che va ad affiancarsi a Buffon, Grosso, Del Piero e Iaquinta. Probabile che il mercato della Juventus finisca qui, nel massimo rispetto per il bilancio. Anche giusto, visto che il rosso del 30 giugno scorso era vicino ai dodici milioni: siccome però Pazzini era stato più o meno identificato come rinforzo principe per l'attacco che verrà, saperlo all'Inter al termine di una trattativa lampo durata un paio di giorni non fa bene al morale di chi tifa Juve. Evidentemente, però, Marotta ha le mani legate. O, forse, ha già identificato un fenomeno sconosciuto capace di garantire una ventina di gol a stagione alla truppa di Delneri: Piazon, 17enne trequartista brasiliano arrivato a Torino un paio di giorni fa, potrebbe anche diventarlo ma, se non otterrà il passaporto italiano, potrà scendere in campo solo tra dodici mesi.

E allora bisognerà armarsi di pazienza e fantasia: l'ultima voce porta a Miroslav Klose, stagionato bomber tedesco del Bayern Monaco in scadenza di contratto a giugno.

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