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La Signora sogna da Juve e pensa al mercato

Il portoghese oggi verrà operato Il presidente: «Tra campioni non deve succedere, uno dei due non lo è»

da Torino

Pensierino malevolo: se mai la Juve avesse azzeccato la campagna acquisti, dove mai potrebbe arrivare fin da quest’anno? Allo scudetto, forse. O comunque a una tranquilla qualificazione in Champions League. Invece, anche il giorno dopo essere riuscita a fermare l’Inter, di nomi nuovi non v’è traccia in casa bianconera. E lo stesso Ranieri, chiamato a rivelare dove e come la sua squadra potrebbe migliorare di qui in avanti, cita Camoranesi, appena rientrato da un lungo infortunio e subito decisivo, e Iaquinta, il solo tra i nuovi (Nocerino e Palladino erano già juventini e, anzi, per riportare a casa il primo la società ha dovuto sborsare quasi 4 milioni) ad avere finora mostrato qualcosa di buono. In compenso sono spariti dai radar e dalle dichiarazioni Almiron, Tiago e Criscito, il cui costo complessivo dei cartellini sfiora i 30 milioni di euro. Ieri era però il giorno della voglia di mostrare il petto: medaglie ancora non ce ne sono, orgoglio sì però: «Vogliamo esserci fino alla fine e tentare l’impossibile - ha detto Ranieri a Radio anch'io sport -. Posso ritenermi soddisfatto di quello che stiamo facendo. Anche se non siamo al livello di Inter, Roma e Fiorentina, me la voglio giocare fino in fondo». E rompere le scatole, come aveva detto fin dall’estate.
Anche perché adesso tornano a disposizione giocatori affidabili come Camoranesi, Marchionni e Iaquinta: «Mauro è un giocatore importante che ho avuto per poco tempo. Si vede che con lui c’è un altro modo di giocare, gli attaccanti prendono più fiducia e il calcio diventa musica. Iaquinta, quando sta bene, è devastante perché fa salire la squadra e rende più facile il lavoro di Trezeguet». Fiducia, allora, anche se Ranieri mette subito le mani avanti ribadendo che «solo l’Inter può perdere lo scudetto. Noi ci proveremo, questo è fuori di dubbio. Per il momento credo di aver dato alla squadra un’organizzazione convincente: per darle un gioco più piacevole, ci vogliono i giocatori che sappiano saltare l’uomo. Con il ritorno di Camoranesi e la nuova posizione di Palladino, avrò altre frecce al mio arco sugli esterni per creare un gioco più fluido». Il che potrebbe anche suonare come il prepensionamento di Nedved.
Non va poi trascurata la possibilità che la Juve, scopertasi più competitiva di quanto lei stessa si aspettasse, torni sul mercato a gennaio per colmare quel che rimane del gap che la separa dall’Inter. L’ad Blanc, che ha ufficializzato il ritiro a Malta dal 6 al 12 gennaio prossimi, ha aperto più che uno spiraglio: «Vedremo a dicembre come far crescere questo gruppo, nel rispetto di tutti i giocatori che abbiamo già».

Purché si trovino rinforzi veri, verrebbe da aggiungere.

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