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Il sindaco Renzi rottama pure i suoi dipendenti: sono peggio di Fantozzi

Renzi contro i dipendenti comunali: "Timbrano alle 14 e già un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire". La risposta della Rsu: "E' ora che cresca". Ma lui: "Il sindacato è l'organizzazione più lontana dalla mia generazione"

Il sindaco Renzi rottama 
pure i suoi dipendenti: 
sono peggio di Fantozzi

Il rottamatore Renzi adesso prende di mira i suoi dipendenti: quelli comunali. Il sindaco di Firenze infatti, in un'intervista apparsa sabato su Sport Week, non ci ha pensato due volte a paragonare i dipendenti comunali a Fantozzi, anzi "chiamarli Fantozzi sarebbe far loro un complimento". Renzi spiega che il suo modello di lavoro di riferimento sono "Larry Page e Sergey Brin, i fondatori di Google. Ho visitato la sede di Mountain View e sono rimasto folgorato: niente badge, campi da ping pong, la parete per l’arrampicata. Mi piacerebbe che al Comune di Firenze si lavorasse così. Invece mi ritrovo coi dipendenti che timbrano alle 14 e già un quarto d’ora prima sono in coda col cappotto, pronti per uscire". Se fosse per Renzi, li licenzierebbe, ma come precisa il sindaco fiorentino non si può fare perché "ci sono le tutele. Ecco: vuole sapere qual è l'organizzazione più lontana dalla mia generazione? I sindacati", continua Renzi - "Più di un iscritto su due è in pensione mentre noi, se va bene, ci andremo a 70 anni. E hanno giri d'affari miliardari".

Un'accusa pesante che ha trovato subito la risposta di Stefano Cecchi, della Rsu (Rappresentanza sindacale unitaria) del Comune di Firenze. "Fantozzi sarà lui. Ci sono problemi di tagli che mettono a rischio i servizi comunali e lui gioca: è ora che cresca", ha detto Cecchi, che poi ha aggiunto: "Forse Renzi è così avanti che non vede quello che sta accadendo: ma invece di giocare dia risposte serie sui tagli". Non è la prima volta che il sindaco di Firenze assuma posizioni critiche nei confronti dei suoi dipendenti. E' di pochi giorni fa infatti il provvedimento sulla cosiddetta pausa sigaretta chhe prevedeva che in tutte le strutture comunali si potesse andare a fumare solo timbrando il cartellino in entrata e in uscita.

E anche in quel caso la Rsu non la prese bene e minacciò lo sciopero.

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