Stile

Sogni da polso con Daniels e Vacheron Constantin

La casa d'aste Phillips, l'11 e il 12 maggio, batterà orologi straordinari, unici o rarissimi, con stime da capogiro

Fabrizio Rinversi

La Casa d'Aste Phillips è stata fondata, nel 1796, a Londra, da Harry Phillips. Immediatamente si distinse ed ebbe successo, tanto da annoverare tra i suoi «clienti», negli anni, la regina Maria Antonietta e Napoleone Bonaparte. In particolare, poi, fu la prima organizzazione ad introdurre oggi, è una regola la promozione degli eventi, mediante delle presentazioni delle opere in catalogo prima dello svolgimento vero e proprio dell'asta. Dopo diversi passaggi di mano successivi alla morte di Harry Phillips, tra cui Bernard Arnault (presidente del Gruppo LVMH), Simon de Pury e Daniela Luxembourg, Phillips è stata acquistata dal Mercury Group, tra il 2008 e il 2013, attuale proprietario. Il dipartimento orologiero, si avvale della preziosa consulenza di Aurel Bacs e Livia Russo, professionisti di altissimo livello e può considerarsi oggi un riferimento assoluto, in ambito collezionistico, dell'universo delle lancette.

A conferma di questo basta scorrere i 220 lotti che verranno battuti nel corso dell'evento «Geneva Watch Auction: NINE», in programma i prossimi 11-12 maggio, tra i quali spiccano, oltre a Rolex quali la ref. 8171 (calendario completo con fasi di luna), o la ref. 6236 «Killy o una serie di Daytona (compreso quello denominato «No Daytona», per l'assenza della consueta indicazione sopra al contatore dei secondi), e a Patek Philippe con diversi complicati di altissimo livello, vintage e moderni, quelli dedicati ai più riconosciuti orologiai indipendenti (primo fra tutti George Daniels, «accompagnato» da maestri come François-Paul Journe, Max Büsser, Felix Baumgartner, Kari Voutilainen o Gerald Genta) una mostra collaterale intitolata «Independents' Day The Legacy of George Daniels» avrà luogo nei giorni destinati all'asta ginevrina, dal 9 al 12 maggio - e, infine, una sequenza di esemplari d'eccezione di Vacheron Constantin. Nello specifico, citiamo, di George Daniels, ritenuto il più grande Maestro Orologiaio del XX secolo e l'antesignano dell'orologeria indipendente, il Grand Complication da tasca (calendario perpetuo istantaneo con fasi di luna, ripetizione minuti, equazione del tempo, riserva di carica, termometro, calendario annuale e tourbillon a un minuto con scappamento coassiale) e l'Anniversary Watch da polso (celebrativo del 35° anniversario dell'invenzione dello scappamento coassiale da parte di Daniels), espressivo di piccoli secondi, riserva di carica e datario.

Di Vacheron Constantin, emerge senza dubbio, il modello chiamato «Don Pancho» (dal soprannome del committente spagnolo, Francisco Martinez Llano, un filantropo), un ripetizione minuti di forma tonneau in oro giallo, con corona al 12, slitta della ripetizione a destra, indicazione della data retrograda e del giorno della settimana, pezzo unico consegnato nel 1940: è uno dei Vacheron Constantin più ricercati e storicamente significativi (peraltro è uno dei tre soli orologi da polso conosciuti, realizzati prima della fine degli anni '40, a prevedere la combinazione tra ripetizione minuti e calendario).

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