Roma

Il «Sogno d’amore» di Rappa tra gaffe, risate e nostalgia

Si è formato alla Scuola dello Stabile di Genova e con un gruppo di compagni di studi ha fondato una compagnia, Gloriababbi Teatro, che ha regalato ottimi spettacoli, mostrandoci spesso la decisa volontà di salvaguardare certi pilastri del teatro di tradizione. Primo fra tutti: il valore del racconto teatrale, dell’azione che si dipana attorno a una storia, attraverso dei personaggi verosimili messi in relazione tra loro. E ciò senza rinunciare, tra l’altro, a una buona dose di modernità e freschezza. Adesso Giampiero Rappa (coautore di quel Gabriele che dodici anni fa consacrò il genio di Fausto Paravidino) presenta al Piccolo Eliseo Sogno d’amore, di cui firma pure la regia. Una commedia a incastro, dove si parla di sentimenti e illusioni, di giovani (forse) incapaci di crescere, di problemi reali e quotidiani, di scelte che richiedono energie e consapevolezza. C’è lo sceneggiatore trentenne alle prese con un film; c’è l’attore perfezionista impegnato in Otello; c’è il filosofo che parla difficile; c’è il bidello straziato dalla nostalgia della famiglia, e poi ci sono due donne, Valeria e Flora, che fungono da volano sentimentale. Insomma, sembra uno spaccato dei giovani d’oggi questo intreccio di amori e umori diversi . Da oggi al 24 gennaio. Info: 06.

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