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Il solito Pd che predica bene ma razzola male: offre stage ai giovani per quattro euro all'ora

Il Pd offre lavoro a giovani stagisti: si tratta di un lavoro part time, sei giorni la settimana per un totale di 96 ore al mese. La retribuzione: 4 euro all'ora. Scoppia la bufera sul web. Uno degli stagisti cerca di difendere il partito: "Ero a conoscenza di quanto mi avrebbero pagato". Ma in molti accusano Bersani

Il solito Pd che predica bene ma razzola male: offre stage ai giovani per quattro euro all'ora

In tempi di crisi va bene anche lo stage, tanto per cominciare. Tra le offerte degli ultimi giorni c'è anche un annucio del Partito democratico. Anche in quel di via del Nazareno cercano stagisti. Lo stipendio, però, sembra più una paghetta: 400 euro al mese. Si tratta di un lavoro part time: lo stagista sarà impiegato per 4 ore al giorno, sei giorni la settimana per un totale di 96 ore al mese. Insomma, 4 euro all'ora. Una miseria che non passa inosservata, soprattutto su Facebook dove piovono gli insulti e le accuse.

La notizia fa presto il giro del web. La polemica monta perché i democratici sono sempre in primissima linea ad accusare i padroni sfruttatori che non pagano i giovani e che usano gli stage per sfruttarli. "Il mio Pd - spiegava ieri il sindaco di Firenze Matteo Renzi - non si preoccupa solo di chi è già tutelato, ma anche e soprattutto di chi ha 30 anni e non trova lavoro. O di chi ne ha 50 e l’ha appena perso". Appunto. Lo stesso Enrico Letta accusava nei giorni scorsi il governo guidato da Silvio Berlusconi di creare "una situazione in cui i giovani sono senza lavoro e senza pensioni". D'altra parte, in momento di crisi così forte, il Pd sta cercando di smarcarsi dal governo per dare la colpa dell'andamento economico mondiale al centrodestra e prova a raccattare voti sulle masse di lavoratori. Ma l'annuncio fatto nei giorni scorsi per trovare nuovi stagisti ha scatenato una vera e propria bufera.

"Ai candidati - si legge nella nota pubblicata dal partito - si richiede un impegno di quattro ore quotidiane da assolvere presso la sede nazionale del Partito democratico a Roma, in via Sant’Andrea delle Fratte. E' previsto un rimborso spese di 400 euro mensili". L’annuncio è stato subito tacciato di incoerenza da parte di una "forza che si candida a governare il Paese sventolando a destra e a manca la parola d’ordine 'Basta precarietà'". Perché quei quattro euro all'ora hanno tragicamente ricordato la paga che "prendevano le povere operaie di Barletta". Il dibattito si è subito scatenato, chi a favore e chi contro.

"Con quei soldi almeno mi sono mantenuta a Roma senza gravare sulla famiglia", cerca di spiegare una stagista. Immediata la replica si Noemi Pintus che si dice "allibita" dal comportamento del centrosinistra che "critica tanto la destra", ma poi si comporta allo stesso modo: "Ma non eravate quelli che volevano eliminare la precarietà? Sono senza parole e molto delusa. Non solo. C'è anche chi, provocatoriamente, invita il segretario Pierluigi Bersani a dare il 50 per cento del suo stipendio per "regolarizzare contrattualmente queste persone". "La sinistra continua ad allontanare persone", commenta con amarezza Riccardo Vairo. Insomma, l'accusa mossa al Partito democratico è sempre la stessa: questi del piddì predicano bene, ma razzolano male.

Adesso gli occhi degli elettori del centrosinistra sono puntati sul comizio che Bersani dovrà tenere il 5 novembre. Emanuele Bellitti invita il segretario a cogliere l'occasione per fare "autocritica comunicando di averli assunti tutti a tempo indeterminato con regolare contratto". A lui risponde, però, Mario Testa: "Ho fatto uno stage post laurea in una pubblica amministrazione senza ricevere un solo euro. Il Pd almeno riconosce 400 euro al mese". A chiudere il dibattito su internet ci pensa chi quello stage lo sta facendo. Si tratta di Randa El Tahmy Bayoumy Amar che racconta di aver 29 anni e di essere una neolaureata in comunicazione sociale e istituzionale. Insieme al collega Davide Surace, circa un anno fa si è proposta di partecipare allo stage rivolto a "giovani creativi del settore della comunicazione". "Ero perfettamente a conoscenza delle condizioni in merito ad orario e rimborso spese dello stage - spiega la ragazza - e anche spinta da queste ho spedito la mia candidatura".

La maggior parte dei ragazzi che accettano di fare uno stage, la maggior parte delle volte, sottopagato sono a conoscenza delle "condizioni in merito ad orario e rimborso spese".

Ma non è questa presa di coscienza a decretare che 4 euro all'ora sono un compenso congruo per un neolaureato.

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