Soluzioni d'altri tempi per ricordare l'inizio della collezione L.U.C

Si sono da poco spente le luci sulla Mille Miglia, edizione che festeggia le 90 primavere di questa mitica corsa automobilistica, al fianco della quale, dal 1988, vi è Chopard, partner orologiero storico. La collezione ad essa destinata è ormai un classico della Casa ginevrina (spicca, quest'anno, il modello Classic XL 90 th Anniversary Limited Edition, insignito del Punzone di Ginevra), ma, è un dato che il cuore del Co-Presidente Karl-Friedrich Scheufele batta forte, molto forte anche per la linea top di gamma, identificativa dell'anima manifatturiera della Casa, ossia la L.U.C, fresca dei suoi primi vent'anni, compiuti nel 2016. Proprio nel 1996, il primo modello della collezione, il L.U.C 1860, impiegava il calibro L.U.C 96.01-L, automatico con micromotore in oro a 22 carati, due bariletti sovrapposti (tecnologia Twin) per una riserva di carica di 65 ore e regolazione a vite micrometrica con molla di ritegno a collo di cigno, certificato Cronometro e marcato con il Punzone di Ginevra. Lo stesso calibro che Scheufele ha voluto nell'attuale versione L.U.C XPS 1860 Officer in oro bianco da 40 mm. Sul quadrante argenté, al centro, si nota il motivo alveolato guilloché a mano, ripreso sul coperchio incernierato sul fondello (ad identificare la cassa «officer», heritage dei modelli storici da tasca, con specifiche finalità di protezione), aperto mediante il pulsante coassiale con la corona a visualizzare il meccanismo - e integrato nel profilo «naturale» della cassa, senza incidere sullo spessore: lo stesso pattern venne impiegato proprio nel quadrante del suddetto L.U.C. 1860 del 1996, mentre il logo inciso all'interno del coperchio, e cioè un alveare circondato da api, fu adottato dalla fondazione della Maison fino agli anni '20, a ricordare la natura dell'ape, industriosa e modesta. Afferma Scheufele: «Stiamo lavorando per rendere la produzione dei meccanismi L.U.C. più fluida e realizzarne un numero maggiore».

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