Cronache

Sommossa in porto dopo la morte a bordo del camallo genovese

Sommossa in porto dopo la morte a bordo del camallo genovese

(...) a ponte Assereto. I camalli hanno appiccato il fuoco a un paio di cassonetti. Sul posto sono intervenuti i militari della Capitaneria di porto, pattuglie dei carabinieri, agenti della questura e della Polmare. Uno di questi è stato colpito alla testa da un oggetto ed è ricorso alle cure dei medici. Uno sciopero immediato è stato proclamato dai sindacati fino al primo turno del 26 dicembre col blocco delle operazioni commerciali di tutti terminal. Poi una lunga riunione in prefettura per scongiurare una paralisi totale delle partenze e traffico bloccato in autostrada: il casello di Sampierdarena è stato di fatto chiuso per evitare il blocco di camion e auto dirette agli imbarchi.
Intanto un’inchiesta per omicidio colposo è stata aperta dal sostituto procuratore Francesco Pinto che ha predisposto il sequestro del semirimorchio che ha schiacciato l’uomo.
Il presidente dell’Autorità Portuale Luigi Merlo ha telefonato al console della Culmv Antonio Benvenuti per esprimere il suo cordoglio per quanto avvenuto. Cordoglio espresso tra gli altri anche dal sindaco di Genova Marta Vincenzi, dal presidente della Regione Claudio Burlando, dal senatore Pdl Giorgio Bornacin e da Sandro Biasotti: «È una tragedia che funesta questo Natale».
Una tragedia terribile, che è solo l’ultimo atto di una vicenda iniziata nella serata di martedì. Si tratta dell’odissea di 1570 passeggeri che proprio martedì sera avrebbero dovuto iniziare il viaggio via mare diretti a Palermo a bordo del traghetto «La Superba» di Grandi Navi Veloci e che invece, per una serie di eventi e contrattempi, hanno preso il largo con venti ore di ritardo. Ma andiamo con ordine.
Alle 21 i passeggeri sono tutti a bordo. Di questi ottocento sono già altamente provati: loro il viaggio per Palermo avrebbero dovuto compierlo in aereo, ma la morsa di ghiaccio che ha gelato anche Milano li ha costretti a un dirottamento sulle banchine portuali di Genova. Tutto bene? Neanche per sogno. Quando la nave sta per partire ecco un principio di incendio a bordo a causa di una fuoriuscita di gasolio. Principio quanto si vuole, ma tutte le operazioni vengono sospese per spegnere il fuoco e mettere in sicurezza la nave. I passeggeri sono fatti sbarcare e verso mezzanotte trasbordati sulla «Splendid», della stessa compagnia, di solito utilizzata sulla tratta Genova-Tunisi.
Una notte in sospeso, in attesa di notizie, ma soprattutto al freddo. Le cabine della «Splendid», infatti, non erano sufficienti ad accogliere tutte le persone evacuate da «La Superba». Dopo lunghe ore di disagi e proteste, ieri mattina alle 9 i passeggeri (74 di loro avevano nel frattempo rinunciato al viaggio facendosi rimborsare il costo del biglietto) sono potuti tornare sul traghetto «Superba» a recuperare le auto e i bagagli, pronti a un nuovo imbarco.
Ad attenderli questa volta, sempre di Grandi Navi Veloci, ecco la motonave «La Suprema». Riprendono il via le operazioni di imbarco per una sospiratissima partenza prevista per le ore 15 di ieri. Ma proprio mentre auto e autoarticolati stanno entrando nel garage della nave si verifica il gravissimo incidente. Durante una manovra il portuale trentasettenne resta schiacciato tra i semirimorchi di due camion. L’uomo cesserà di vivere prima di arrivare al pronto soccorso dell’ospedale di San Martino. Comprensibile, a questo punto un ulteriore rinvio della partenza. Solo alle 17, con venti ore di ritardo sull’orario previsto, la nave «La Suprema» lascia la banchina per Palermo.

A bordo - assicura la compagnia - tutti hanno avuto sistemazione identica a quella prenotata e sono stati «ospitati per tutti i pasti della traversata».

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