Cultura e Spettacoli

Uno "spaghetti western" per Tarantino. Il regista girerà il remake di Django

Tarantino l'ha scritto su Twitter. Nessun dettaglio sulla trama di "Django scatenato", le riprese dovrebbero avere inizio in autunno. Dal titolo si può immaginare che si tratterà di un rifacimento in "stile Tarantino" del film Django di Corbucci, con Franco Nero

Franco Nero in un scena del Django di Carbucci
Franco Nero in un scena del Django di Carbucci

Quentin Tarantino sta per fare il grande passo: dirigerà uno «spaghetti western». I rumours si inseguono da anni: il genio americano è infatti innamorato del cinema di serie B e, soprattutto, dei film italiani considerati minori (la commedia sexy di Edwige Fenech, di cui è un fan sfegatato e, appunto, gli «spaghetti western» nati sul successo dei capolavori di Sergio Leone di cui imitavano atmosfere e dialoghi).

La notizia è riportata dal profilo Twitter del regista, in cui si legge: «QT’s next project will be called Django Unchained», dove QT, ovviamente, sta per Quentin Tarantino. Nessun dettaglio sulla trama di Django scatenato, le cui riprese dovrebbero avere inizio in autunno, ma dal titolo si può facilmente immaginare che si tratterà di un rifacimento in «stile Tarantino» del film Django di Sergio Corbucci, uno «spaghetti western» del 1966 di discreto successo commerciale in Italia, interpretato da Franco Nero. Lo stesso attore italiano è stato collegato al progetto da quando Tarantino ha parlato dell’idea ed è possibile che il regista americano pensi a un ruolo per lui, forse addirittura quello del protagonista, che quindi tornerebbe a interpretare dopo 45 anni. Tra gli altri attori di cui si parla per questa pellicola c’è anche il premio Oscar di Inglourious Basterds, Christoph Waltz.

L’ossessione di Tarantino per Django è nota e lo ha portato nel 2007 ad accettare la proposta del regista Takashi Miike che lo volle attore nel ruolo di Piringo nel film presentato alla Mostra del cinema di Venezia, Sukiyaki Western Django.

Si trattava di un riadattamento-tributo al Django di Corbucci che rivisitava il genere «spaghetti western» collocandolo in uno scenario giapponese: il sukiyaki western prevede infatti l’uso di costumi e armi tradizionali, come i kimono o la spada katana, oltre alle classiche pistole e fucili.

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