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La Spagna mette on line gli stipendi dei politici

I parlamentari spagnoli adesso non hanno più segreti. Sui siti web di camera e senato iberici è apparsa la lista dei redditi di tutti i senatori e i deputati inclusi anche i membri del governo. Ci sono anche case e garage di proprietà  

La Spagna mette on line gli stipendi dei politici

Madrid - I parlamentari spagnoli adesso non hanno più segreti. Sui siti web di camera e senato iberici è apparsa la lista dei redditi di tutti i senatori e i deputati inclusi anche i membri del governo. Oltre al "salario" hanno dichiarato anche i loro beni di proprietà. Dai conti emerge che non c'è nessun "paperone" fra i banchi del parlamento spagnolo, anche se certo non guadagnano quanto un operaio.

Il leader del centro-destra Il leader dell’opposizione, Mariano Rajoy, percepisce 173.265 euro l’anno. Questa cifra è il risultato della somma dei dei 98.225 euro ricevuti dal partito a titolo di spese di rappresentanza del Pp per il 2010 e dei 75.040 euro ricevuti in qualità di presidente del Partito popolare della Camera. Inoltre Rajoy possiede due case a Madrid, una alle Canarie e un garage ed un officina a Pontevedra. Tutto il patrimonio del prossimo candidato premier ammonta a 597.442 euro.

Il candidato socialista - Dall'altra parte, nel centro sinistra, Alfredo Perez Rubalcaba, candidato premier del Partito socialista alle prossime elezioni, ha dichiarato per il 2010 un reddito di 119.527 euro. Rubalcaba guadagna 55.519 euro come ministro degli Interni e vicepresidente del Consiglio. A questi vanno aggiunti i 64.000 euro che percepisce come deputato. Inoltre il candidato socialista possiede un appartamento dal valore di 215.000 euro e un garage che vale 10.000 euro.

Zapatero - E il premier in carica, Zapatero quanto guadagna?  Nel 2010 ha dichiarato 142.467 euro, di cui 67.427 euro come capo dell’esecutivo e 75.040 euro come deputato. Inoltre sempre dai conti del premier emerge che si sta costruendo uno chalet di 674 metri quadri a Leon.

In Spagna lo Stato continuerà a mettere le mani nelle tasche dei cittadini, ma loro potranno almeno mettere gli occhi in quelle dei loro rappresentanti.

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