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La Spagna in sciopero: scontri e oltre 80 arresti

Zapatero costretto a tagliare gli stipendi dei funzionari pubblici e a congelare le pensioni per riportare sotto controllo il deficit, è alle prese con il primo sciopero generale contro il suo governo. Contestata, in particolare, la riforma del mercato del lavoro. Intanto Moody’s minaccia un taglio del rating

La Spagna in sciopero: scontri e oltre 80 arresti

Madrid - Sciopero generale in Spagna. A convocarlo due grandi sindacati, Ugt e Ccoo, contro le misure di austerità promosse dal governo Zapatero, in primis la riforma del mercato del lavoro. E' il primo sciopero generale convocato dai sindacati da quando il leader socialista è al potere (2004). Non sono disponibili cifre ufficiali sulla partecipazione, ma i promotori si attendono un’adesione vicina al 100% per l’industria siderurgica e un "totale fermo" per le aziende dei settori auto. Paralisi di treni, aerei, autobus. Solidarietà alle ragioni di chi sciopera sono state espresse anche dalla famiglia reale. Almeno sessanta in arresto dopo gli scontri a Madrid e a Barcellona.

Scontri a Madrid e a Barcellona A Madrid i sindacati hanno denunciato che la polizia avrebbe sparato in aria davanti ai picchetti della fabbrica di Eads-Casa, e negli scontri successivi ci sono stati feriti. A Barcellona alcuni manifestanti hanno dato fuoco ad auto dei Mossos d’Esquadra (la polizia catalana). I servizi minimi sono comunque stati rispettati quasi nella loro totalità ed elogiando il "senso di responsabilità" delle organizzazioni sindacali; per quel che riguarda le amministrazioni pubbliche, il dato ufficiale è del 7% in quelle statali e del 12% in quelle locali. Paralizzate le principali industrie - in particolare i settori siderurgici, edilizi e di fornitura delle materie prime - mentre nel commercio al dettaglio lo sciopero sta contando con scarse adesioni: i negozi hanno aperto regolarmente a Madrid, in Andalusia e nei Paesi Baschi, mentre maggiore partecipazione si è registrata in Catalogna e Galizia; negli aeroporti sono partiti regolarmente il 63% dei voli programmati.

Cortei e manifestazioni Picchetti di lavoratori agli ingressi delle fabbriche, lunghe file d’attesa alle fermate degli autobus e alle edicole: gli effetti della manifestazione erano già visibili alle 8,15 di stamani. In tutto il Paese sono un centinaio le manifestazioni convocate. In numerose città come Cadice e Bilbao, i cortei inizieranno a mezzogiorno, ma a Madrid la manifestazione, che attraverserà il centro, è prevista per il tardo pomeriggio. Lo sciopero generale di oggi è il quinto della storia della Spagna democratica.

Finanziaria lacrime e sangue La Spagna è al centro della crisi fiscale europea: domani è attesa una finanziaria lacrime e sangue e ciononostante Moody’s, ultima agenzia a mantenere il voto di "tripla A" sul debito spagnolo, minaccia un taglio del rating. Zapatero, alle prese con una disoccupazione del 20%, è stato costretto a tagliare gli stipendi dei funzionari pubblici e a congelare le pensioni per riportare sotto controllo il deficit. Ma al centro dello sciopero c’è la riforma del mercato del lavoro, che diminuisce le indennità di licenziamento.

Trenta feriti, 80 arresti Scontri e tafferugli fra scioperanti e polizia a Madrid e Barcellona a margine della giornata di sciopero generale, primo dell’era Zapatero. Un ultimo bilancio parla di una trentina di feriti e di 80 fermati. A Barcellona ci sono stati scontri fra la polizia e giovani incappucciati che hanno bruciato un’auto della polizia e lanciato sassi contro i negozi: 24 arresti.

A Madrid, la polizia ha sparato colpi in aria per liberare due agenti intrappolati all’interno dei cancelli della Aeds-Casa.

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